E poi dicono che la rete semplifica la vita... Sarà, ma a volte il cazzeggio tipico dei social network si trasforma in piccole tragedie. Soprattutto se di mezzo c’è la sensibilità dei giornalisti e l’onorabilità del loro lavoro. Prendete quel che è successo nei giorni scorsi su Twitter: da uno scambio di battute tra Lucio Presta, il potente manager dei divi (che non perde occasione per far casino) e Salvo Sottile, il conduttore di Quarto grado di Retequattro, si è generato un putiferio, con tanto di comunicato indignato da parte dei giornalisti Mediaset. In particolare i redattori di Videonews, che è la testata del Biscione cui fanno capo tutti i programmi di approfondimento tranne i telegiornali. Dei tanti tweet di Presta (ormai un addicted del social network) uno ha fatto proprio incavolare il cdr (comitato di redazione) della testata giornalistica. «Videonews pensa di essere il medico invece è la malattia...» Apriti cielo. Indignazione generale.
Per chi non passa la giornata sui siti e in Tv, la traduzione della frase sarebbe più o meno che la testata Mediaset (e chi la comanda, nel caso Claudio Brachino) pensa di essere il fiore all’occhiello del Biscione, invece sforna programmi poco dignitosi. Dunque, se decontestualizzato, un chiaro attacco offensivo. Risposta del cdr, affidata a un comunicato e non all’infernale Twitter: «Se è vero che nessuna testata può essere definita una panacea dei mali dell’informazione, è altrettanto certo che Videonews non è una malattia. Oltre ad aver offeso molti lavoratori, Presta dimentica che la malata Videonews dà lavoro a Federica Panicucci che conduce Mattino 5 e Domenica 5: ci stupisce che Presta permetta a una sua assistita di lavorare in un luogo contaminato».
Una risposta che non ha fatto altro che aizzare ancor di più il manager e il gruppo che gli gira intorno... e tutto ovviamente twittando. A peggiorare l’offesa ci si è messa Paola Perego (moglie di Lucio) cinguettando con suo marito (ma perché non si parlano in casa?). Lui scrive: «Amore oggi mi licenziano. Come faremo?», ovviamente in tono ironico visto che l’agente ha un’azienda tutta sua con cui può mantenere tre generazioni. Lei (che ha lavorato per molti anni a Mediaset) risponde: «Scusa... vuoto di memoria... Quando ha cominciato Videonews a diventare una struttura importante?». Lui controbatte... «Quando hanno cacciato te... ed ora si ampliano cacciando me». Interviene Federica Panicucci, testa di ponte (insieme a Bonolis) dell’agente dentro Mediaset: «Ma chi vuoi che ti licenzi?». E lui la tranquillizza: «Cara Federica, tranquilla. Lo sanno che sei una di loro!». Insomma, frasi di difficile comprensione per chi non sia addentro al mondo televisivo, ma chiare per chi lo bazzica. Praticamente, come gli amici al bar che sparlano dei loro capi o colleghi. Peccato che su Twitter lo vengono a sapere tutti. E un cazzeggio, dietro cui si celano semi-verità o semi-pensieri, finisce per creare difficoltà serie. Comunque, il tutto era partito da un’idea di Tv Blog, il sito specializzato in televisione, che ha lanciato «TvlfFight», ovvero un social-reality-vip per monitorare i tweet dei divi televisivi. Subito ripresi, ovviamente, i gustosi cinguetti del manager più incazzoso che ci sia.
Morale: troppi cinguettii fanno male.
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