Un secolo fa, ecco l’Expo che ci piace

Non vorremmo essere fraintesi, ma c'è da riflettere. È di questi giorni la notizia che la posta a Milano funzionava meglio nel XV secolo, ai tempi di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, che oggi. Il nostro Ferdinando Maffioli, scartabellando negli archivi, ha dimostrato che allora una lettera impiegava dalla nostra città a Parigi al massimo due settimane, ebbene nel 2009 ci mette anche un mese da una via all'altra di Milano. Incredibile vero? Dicono che stanno riorganizzando il servizio di recapito, che ci vuole un periodo di rodaggio e che bisogna portare pazienza.
Sempre nel 2009 non si riesce a nominare un amministratore delegato per la società di gestione dell'Expo. Sembra un'impresa sovrumana, in tutti i titoli ci tocca infilarci sempre la «fumata nera». Pensare che quattro millenni fa gli egiziani costruivano le piramidi a mani nude. Ma senza tuffarsi in un passato così remoto, basta fare un salto indietro nel 1906 quando Milano ospitò, dal 28 aprile all'11 novembre, l'Esposizione internazionale dedicata ai trasporti. Vennero investiti 13 milioni di lire dell'epoca, le nuove costruzioni furono 225 tra cui l'odierno acquario civico. Progettisti? I migliori architetti del tempo, ça va sans dire. Quaranta le nazioni partecipanti, gli espositori oltre 35mila e i visitatori più di 5 milioni. Il successo dell'iniziativa fu tale che rese impossibile accogliere tutte le richieste di partecipazione, in alcune sezioni si dovette respingere fino all'ottanta per cento delle domande. Parco Sempione e l'ex area della Piazza d'Armi (diventata poi la Fiera) erano state collegate con una avveniristica ferrovia sospesa. Altro che tunnel Gattamelata. A proposito di gallerie, proprio quell'anno si celebrò l'apertura del traforo transalpino del Sempione che divenne l'immagine simbolo dell'esposizione.

Mica male per essere nel 1906, chissà se anche allora litigavano sugli stipendi e il ruolo di amministratore delegato. Non vogliamo passare per nostalgici, retrogradi e pessimisti, però ricordiamo a tutti che l'Expo del 2015 ha come tema Nutrire il Pianeta, energia per la vita. Energia appunto, qualcuno ci sa dire dove è finita?

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