Sharing in crisi, auto le più snobbate

Sala: «Dati non stratosferici, solo il 4% della mobilità». Ma Bikemi si allunga fino alle 2

Sharing in crisi, auto le più snobbate
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I numeri dello sharing «non sono stratosferici» e a confermare che il servizio sta vivendo una fase con più ombre che luci è stato il sindaco Beppe Sala ieri nella diretta «Cose in Comune» su Instagram. L'utilizzo «incide sul 4% della mobilità, non è molto alto» anche se superiore rispetto ad altre città europee e il doppio rispetto a 10 anni fa. C'è la grana dell'ultimo bando comunale per 6mila monopattini disatteso da due operatori su tre - Voi Technology Italia e Bolt avevano garantito ruote più larghe e caschi ma a febbraio è scattata la revoca della licenza, è rimasto solo Em Transit con 2mila «tavolette» elettriche -, per quello del bike sharing «free floating», senza stallo fisso, «Tier» ha rinunciato quindi sono rimasti in 4 (Bolt, Dott, Ridemovi e Lime) per un totale di 9.600 bici, 6.400 in meno rispetto alle 16mila previste. E il car sharing? Dopo la pandemia ha registrato il maggiore tracollo. In totale oggi a Milano circolano circa 20.500 mezzi in sharing: 3.330 auto «prendi e vai» gestite da 4 operatori (Enjoy, ShareNow, E+Share e Zity) più le 100 auto station based di E-Vai, 5.430 bici Bikemi con servizio a stallo (l'80% a pedalata muscolare e il 20% assistita), circa 8mila bici senza stallo, una sola società (eCooltra) per circa 1.700 scooter e i 2mila monopattini. Ma «le società devono far quadrare i conti e uno sviluppo ulteriore non è semplicissimo - ammette Sala -. I mezzi non sono molto utilizzati. Il car sharing registra 9.320 affitti al giorno. Ogni auto viene usata in media 112 minuti al giorno comprese le soste, con 2,57 noleggi al giorno». Il bike sharing «sebbene sia in netta ripresa e stia tornando ai livelli pre Covid» registra in media «1,02 noleggi al giorno per ogni bici e per soli 11 minuti. Per gli scooter siamo a 14 minuti al giorno e 2,59 noleggi per mezzo e una distanza media percorsa di circa di 5 km. Per i monopattini 9.053 noleggi medi al giorno e una durata media per noleggio di 16 minuti». Per rimpiazzare la flotta venuta meno «riapriremo i bandi per bike, scooter e monopattini» ma la situazione è grigia. Sala apre invece alla richiesta di allungare l'orario del servizio Bikemi «fino alle 2 di notte e di aumentare le bici a pedalata assistita». Per il car sharing ad oggi nessun nuovo bando ma «c'è un tavolo aperto con Assosharing, se rinunciassimo alla tassa di 150 euro al mese per veicolo che ci devono, e che per noi forse non è vitale, sarebbero disposti ad allargare l'area del servizio in città e nei Comuni vicini. Abbiamo tante richieste dall'hinterland». Il car sharing è in crisi dopo il Covid «ma è di vitale importanza per le grandi città, dobbiamo difenderlo e sostenerlo. Rende poco, in futuro saranno sempre più le case automobilistiche a fornire il servizio per pubblicizzare le auto, va trovato un accordo».

Per i monopattini ammette Sala «siamo a un bivio». Parigi ha eliminato lo sharing dopo un referendum. «Io penso che siano utili, possano fare la propria parte per togliere traffico dalle strade e smog. Non abbiamo spinto per una diffusione ulteriore, siamo consapevoli che una parte dei cittadini non li veda in modo positivo, e abbiamo chiesto aree di sosta ad hoc» anche per le bici contro il parcheggio selvaggio.

Con il nuovo Codice della strada potranno scattare per i monopattini obbligo di casco, targa e assicurazione. Per quanto riguarda i parcheggi sotterranei infine «ogni volta che scavi trovi problemi e crei disagi ma è utile crearli anche per gli scooter».

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