Si lanciano dalla finestra per sfuggire all’incendio

L’appartamento - se così si può definire questa specie di trappola per topi - è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco e posto sotto sequestro dai carabinieri. In realtà è un sottoscala dove non dovrebbe mai abitare anima viva (è totalmente privo di finestre) quello dove l’altra notte, poco prima dell’una, è scoppiato un incendio che avrebbe finito per trasformarsi in una tragedia se i soccorsi non fossero giunti alla velocità della luce. Invece, fortunatamente, il bilancio è di due intossicati lievi e di tre contusi altrettanto lievi.
Le fiamme sono divampate, infatti, mentre tutti dormivano nello stabile di via Clitumno 11 (zona via Padova). Ad andare a fuoco è stato appunto il sottoscala dove dormivano due romeni 25enni, titolari di chissà quale contratto d’affitto.
Il fuoco, che ancora non si sa da cosa sia scaturito, ha invaso di fumo nero e denso il sottoscala, spingendo i due stranieri a uscire dal palazzo e a cercare aiuto disperatamente, urlando come ossessi.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono giunte immediatamente sei ambulanze, due automediche e un mezzo speciale del 118. Le fiamme avevano cominciato a invadere anche il primo piano dove i residenti, in preda al panico, anziché attendere l’intervento dei pompieri, hanno preferito lanciarsi dalle finestre. Si tratta di due egiziani, un 42enne e un 22enne e un giovane del Bangladesh che ha 24 anni.


Il più vecchio dei tre è anche il più «grave», se così si può dire: dal salto dal primo piano l’egiziano ha rimediato una lieve distorsione alla caviglia ed è stato trasportato all’ospedale Cto (Centro traumatologico ortopedico). Il giovane egiziano è finito alla clinica Città degli Studi (ex Santa Rita) con parecchi graffi. Stessa diagnosi per il ragazzo del Bangladesh, portato al San Raffaele.

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