Sicilia, Lombardo azzera la giunta: è crisi

Dopo i crescenti contrasti con il Pdl e l'Udc il governatore siciliano (Mpa) ha sciolto d'urgenza la giunta. Ultimo capitolo della faida Mpa-Pdl. Il governatore: "Cercano di silurarmi? Abbiano il coraggio di andarsene tutti a casa". Il coordinatore del Pdl: "Mossa elettorale"

Sicilia, Lombardo azzera la giunta: è crisi

Palermo - Azione caterpillar. Radere al suolo ogni cosa. Il presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo ha deciso di azzerare la giunta. Lo ha reso noto nel corso di una conferenza stampa convocata d’urgenza questa mattina a Palazzo d'Orleans. È l’epilogo di scontri durissimi tra il governatore e i due partiti maggiori della sua coalizione: il Pdl e l'Udc, che non hanno mai nascosto la crescente insofferenza nei confronti dell’esponente autonomista dell'Mpa.

Lombardo accusa "Ho chiesto a tutti gli assessori di presentare le dimissioni - ha detto Lombardo - perché stare in questo governo significa non sabotarlo. In sette lo hanno già fatto, ora attendo gli altri. Questa casa va rasa al suolo e ricostruita sulla base della lealtà nei confronti dei siciliani". Il governatore ha poi rilanciato l’ipotesi, ventilata in questi giorni, di un "governo istituzionale" aperto anche al Pd. "Propongo un governo - ha detto - con quei pezzi di partito che ci si staranno. Quarantotto ore e avremo una giunta in grado di operare - ha proseguito Lombardo -. Si riscrive un programma e si riparte con chi ci sta. Non penso di ribaltare le alleanze dell’anno scorso. Sarà una giunta composta da forze politiche e da esterni".

Apertura al Pd ma non troppo "Il Pd - ha puntualizzato Lombardo - è una forza importante all’assemblea regionale, che ha dato un utile apporto all’approvazione di alcune riforme come quella sanitaria, ma ha fatto una scelta di opposizione che spero costruttiva". Il governatore, dopo avere invitato a "svelenire" clima politico ha auspicato il varo di una giunta "aperta alle forze sociali, sindacali e a tutti quelli che ci stanno per sottoscrivere un programma per lo sviluppo della Sicilia e la salvaguardia dell’autonomia".

"Sentirò Berlusconi" "Mi spiace - ha detto Lombardo riferendosi al premier - che in questo momento viva una fase non facile, ma proprio in una fase non facile venne a Catania e la nostra esperienza cominciò. Sentirò Berlusconi e lo farò con molto piacere". Sempre a proposito del presidente del Consiglio Lombardo ha aggiunto: "Tanta gente lo consiglia male, e non so se in un momento di grande difficoltà, come questo, resterebbe accanto a lui. Questo sospetto, o questo dubbio, per quanto mi riguarda non ha motivo di esistere".

La Russa: "Sono sorpreso da questa accelerazione"
Il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, si è detto "sorpreso dall’accelerazione" della crisi alla regione Sicilia. "Ero convinto - ha detto il ministro della difesa a margine di un evento elettorale a Milano - che come era tacitamente convenuto, dopo le elezioni ci fosse l’occasione per ridiscutere dalle fondamenta le ragioni della coalizione tra Pdl, partito di Lombardo e le altre forze".

"Sono sorpreso da questa accelerazione - ha aggiunto - ed ho il sospetto spero ingiustificato che abbia una relazione con la vicenda elettorale, in cui Lombardo è impegnato con molta difficoltà a superare lo sbarramento del 4%".

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