La Sicilia verso le urne mette in scena prove di inciucio tra Ulivo e centristi

Cdl compatta a Palermo ma in molte altre città sinistra e Udc hanno lo stesso candidato

da Roma
Raggiungono la parità Orlando e Cammarata, i due candidati sindaco a Palermo, almeno per quanto riguarda il numero delle liste cosidette «apparentate». Sono 14 quelle che sostengono il candidato della Cdl, Diego Cammarata, e altrettante quelle del centrosinistra che appoggiano Leoluca Orlando.
Altre tre, nate negli ultimi giorni, sostengono altri due sindaci. Si tratta di due liste - Italia di Mezzo e Salviamo Palermo - create dai folliniani locali che candidano Andrea Piraino, attuale direttore dell’Associazione Comuni d’Italia, e della lista storica dei separatisti «Movimento politico dei siciliani» che puntano su Massimo Costa. Il quadro non è ancora definitivo perché c’è tempo sino a domani, un mese prima del giorno delle elezioni, che in Sicilia si svolgono 15 giorni prima delle nazionali. Il 12 e il 13 in Sicilia, il 26 e 27 nel resto d’Italia. La scheda elettorale sarà lunga almeno un metro ed elencherà 1600 candidati. Ma le elezioni siciliane saranno un test non solo perché avvengono prima delle nazionali, ma perché serviranno a fare una radiografia dei rapporti dentro il centrodestra, tra Udc e Cdl. E serviranno a verificare se e di quale portata è «l’inciucio» che in alcuni comuni tra i più importanti è alle viste tra Udc e sinistra. Salvo Palermo, infatti, dove lo schieramento sembra compatto, e Cuffaro si è dato da fare in ogni modo per sostenere la candidatura dell’azzurro Cammarata, appoggiato anche dall’Mpa di Raffaele Lombardo (che schiera ben 4 liste di sostegno al sindaco uscente), alcuni comuni importanti stanno ad evidenziare che non tutto va per il suo verso.
A Barcellona, collegio elettorale del senatore di An Domenico Nania, i candidati a sindaco sono tre: Candeloro Nania (cugino del parlamentare), sostenuto da Mpa, An e Fi. Carmelo Saia, uno dei due candidati della sinistra, che conta sui voti di Margherita, Udeur, Idv, Sdi e Udc. Infine è in corsa anche Renato Saia, candidato di Ds, Rifondazione e Verdi.
Anche a Lipari, isola che fronteggia Barcellona, ed è caposaldo elettorale del deputato udc Gianpiero D’Alia, il sindaco uscente, Mariano Bruno, è sostenuto soltanto da Fi. L’Udc schiera un suo candidato, Marco Giorgianni, sostenuto da Udeur, Sdi e Idv, mentre l’Ulivo presenta Riccardo Gullo, ex-sindaco di Salina.
A Cefalù, dove il sindaco uscente dopo due legislature è l’azzurra Simona Vicari, Fi candida da sola un suo sindaco, come pure la Margherita, mentre l’alleanza Udc-Ds è esplicita attorno al nome di Giuseppe Guercio. La rottura tra l’Udc da una parte, Fi e An dall’altra è nei fatti quasi in ogni comune dove si andrà alle urne e in alcuni diventa addiritture alleanza tra Udc e Ds.

E già nel centrodestra si avvertono le prime avvisaglie di un possibile strappo: «Non è detto che la presidenza della Regione debba sempre essere di Cuffaro», ha dichiarato giorni fa Giuseppe Castiglione, eurodeputato e vicecoordinatore regionale di Fi.

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