Le signore del Festival: la biennale del cinema apre i battenti

Registe, interpreti, attrici, stars, produttrici. Il nuovo festival del cinema di Venezia sembra lanciare una nuova sfida, a partire da Sofia Coppola, Yulie Taymor, Luisa Ranieri, Hiam Abbasse, Hellen Mirrer, solo per fare alcuni esempi. Al seguito Beppe Fiorello, Tarak Ben Ammar

Le signore del Festival: la biennale del cinema apre i battenti

nostro inviato a Venezia

Registe, interpreti, attrici, stars, produttrici. Il nuovo festival del cinema di Venezia sembra lanciare una nuova sfida, a partire da Sofia Coppola, Yulie Taymor, Luisa Ranieri, Hiam Abbasse, Hellen Mirrer, solo per fare alcuni esempi. Al seguito Beppe Fiorello, Tarak Ben Ammar. Clooney non ci sarà, ma di contro ci sarà tanto impegno per un festival già penalizzato dai tagli finanziari: “Per la Mostra quest’anno ci sono 12 milioni di Euro, 700 mila in meno del 2009, ma non mancherà lo stesso glamour”, sostiene il rinnovato direttore del Festival Marco Muller. E per la nuova sala? Tutti si augurano che non resti il “buco”. Il nuova Palazzo del Cinema sembra un cantiere abbandonato e rempre per ristrettezze economiche anche il buffet da anni suntuoso sopra la spiaggia dell’Hotel Excelsior che con la sua tensostruttura ha dato vita e ospitalità ai divi e ai giornalisti accreditati per potere incontrarsi, fare interviste, ristorarsi. Parecchi anche i tagli dei critici cinematografici della stampa, sembra quasi che la cultura debba essere la prima cosa da tagliare senza tenere conto che può essere il vero investimento del domani. Natalie Portman accosterà Muller sulla passerella inugurale e terrà a battesimo questo curioso Festival, a Venezia con “Black Swan”. Madrina del Festival del Lido Isabella Ragonese. Dominano i vestiti di Ferretti, indossati dalla stessa Ragonese, da Joe Champa e Violante Placido.

Il documentario di Monica Maggiori , una sinergia Tg1 e Raicinema, come “ pure Tajabone” di Salvatore Mereu costato 10 mila euro. Muller 57 anni ben portati, energico e competente, al suo penultimo anno come direttore artistico specifica: “Abbiamo risparmiato su tutto ma non sui film. Il buco l’anno prossimo opiterà le nuove proiezioni, tutto sarà completato, ci serve più che mai; non abbiamo più neanche il tendone dell’anno scorso. La sera inaugurale si svolge in sala Stucchi, proprio dove proprio dove Sergio Leone ha girato una scena di C?era una volta in America, dove De Niro porta a cena Elisabeth Mc Govern. Può esistere un posto migliore?”, racconta sorridendo Muller. Non mancheranno i film italiani, in presenza massiccia, dai cortometraggi che sono una trentina. Nel nostro Paese sono bravissimi i direttori alla fotografia. Saranno presenti Gabriele Salvatores e Marco Bellocchio a basso costo, ma innovativi e singolari. L’età media degli autori è di 47 anni, una vera rivoluzione rispetto al passato, forse grazie anche alle nuove tecnologie che richiedono meno costi con risultati sorprendenti. Ma stimo parlando di presentazioni e non di distribuzioni, circuiti grazie ai quali, film di qualità possono essere visti ai vari festival ma non distribuiti nella grande catena e nemmeno visti in tanti piccoli cinema d’essai come avviene a Parigi, patria del cinema, grazie ai Fratelli Lumiere.

Uno spirito sperimentale come avvenne negli anni Sessanta: Saverio Costanzo e Ascanio Celestini, Kelly Reichardt, Julian Shabel e Paplo Marrain, saranno delle vere sorprese. Ma pare che per avere Celestini si sia dovuto fare piangere Pupi Avati che è stato in gara sei volte fuori concorso. Gli era stata offerta una serata di gala, il film era piaciuto al suo collaboratore Magrelli, Medusa è stata in dubbio per “La solitudine dei numeri primi “di Costanzo.Placido, dopo le polemiche dell’anno scorso per “Il grande Sogno” aveva detto che non sarebbe più tornato, ma il suo “Vallanzasca-I fiori del male” esiste ed è fuori concorso. Il presidente della Giuria Quentin Tarantino ha definito il “cinema italiano deprimente”, così sono stati assicurati i pronostici per i violenti film asiatici. I più curiosi si chiedono come si comporterà Tarantino davanti al Film di Sofia Coppola, sua ex fidanzata: un conflitto d’interessi o rabbia per chi ha lasciato l’altro? La Coppola ha rinunciato a Clooney e a “The american”, sempre che all’ultimo momento non sfili in passerella con la Canalis. Shanbel in coppia con Rula Jebreal con “Miral”, un film che racconta il Medio Oriente con gli occhi di una ragazzina araba, cercando di convincere che ogni convivenza è possibile. Rula è autrice del romanzo in gran parte autobiografico da cui il film è stato tratto (“La strada dei fiori di Miral”.Rizzoli). Così il grande artista newyorchese accetta la nuova sfida anche se le polemiche saranno inevitabili. Si parla molto anche del film di James Ivory con Alexandra Maria Lara, molto amata da Francis Ford Coppola e Spike Lee.

Ora in “Quella sera dorata”, una fuga da Bucarest con i suoi genitori a quattro anni. Sono contate molto per lei Laura Linney e Charlotte Gainsourg. Ma veniamo a “Somewere” di Sofia Coppola, arrivata al suo quarto film: “Non avevo pensato che anche Bob Harris (il personaggio di Bill Murray nel film “Lost in traslatino”, così ha fatto mille domande al suo primo attore, a Stephen Doff per raccontare la storia di Johnny Marco stelal dei film d’azione che vive nel leggendario Hotel di Hollywood, lo Chateau Marmont, dove morì Belushi per overdose e dove Mounty City curò e fu ricurato con amore da Liz Taylor. Lì vi si rifugia spesso anche De Niro per studiare i suoi innumerevoli ruoli, ma dove è anche normale incontrare Di Caprio, Benicio del Toro, Reeves…per la Coppola è indispensabile e fatale l’attrazione per certi personaggi. Questa icona di stile forse si presenterà a Venezia con il suo compagno, il musicista francese Thomas Mars,leader del gruppo rock Phoenix da cui ha avuto due figli. In attesa di vedere “ La pecora nera” di Celestini” il 2 settembre a Venezia e nelle sale il 15 ottobre, tra camici di un manicomio criminale e pannolini, ne vale la pena RICORDARE John Turturro il regista italo-americano che porterà fuori concorso il suo film sulla canzone napoletana, con le voci di Pino Daniele, massimo Ranieri, Mina, mentre i più giovani attendono Fiorello sul set di “Passione”. A dieci anni dalla morte di Vittorio Gassman,

Venezia lo celebra con un film ricco di amore che oggi primo settembre

inaugurerà la Mostra del Cinema: il 79 minuti di fil si potrò ricordare un vero “mattatore”,il tutto dall’archivio di Diletta D’Andrea. 130 film non sono pochi per un attore che ci ha lasciato ancora relativamente giovane.

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