"È il simbolo della riscossa di un'Italia che non molla"

Il ministro Urso: "È un messaggio di determinazione". Sono 800mila le persone attese in città, 67mila gli addetti ai lavori

"È il simbolo della riscossa di un'Italia che non molla"
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«Il Salone è simbolo delle riscossa dell'Italia che non molla». Con queste parole, ammantate di orgoglio e di consapevolezza, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, delegato dalla presidenza del Consiglio ha inaugurato la 63esima edizione del Salone del Mobile di Milano. Assente giustificata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni impegnata a Roma per l'incontro del pomeriggio con i rappresentanti delle imprese per lanciare la contromosse dell'Europa, con l'Italia capofila, ai dazi americani. «Dobbiamo evitare un'escalation delle misure daziali, una ritorsione e quindi una guerra commerciale - spiega il ministro - tutti ne pagheremmo il costo e noi europei più di altri». Ecco quindi che le contromosse dell'Italia da presentare in sede europea sono due: una «misura shock per la sburocratizzazione» e la «sospensione di alcune delle regole folli del Green deal che ha condannato alla decadenza il sistema». «Il Salone del Mobile - ha concluso Urso - è un'occasione per lanciare un messaggio di determinazione: voi (alle imprese) non mollate perché i mercati sono difficili, noi non molliamo perché il mondo è difficile».

A testimoniare la vicinanza dell'Europa all'Italia la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola: «Il Salone è da oltre 60 anni una vetrina straordinaria del saper fare, l'innovazione e la creatività delle nostre imprese testimoniando il ruolo centrale dell'Europa nella competitività globale». Ecco quindi che a saper cogliere le opportunità nei momenti di crisi, come da sempre il Salone sa fare e ha dimostrato durante la pandemia, prima fiera internazionale ad aprire i battenti già nel settembre 2021, «l'edizione 2025 si annuncia cruciale per consolidare un vantaggio competitivo che richiede visione e coesione. Oggi offriamo un modello al Paese: un'alleanza tra creatività, industria e visione. Chi sceglie Salone - spiega la presidente Maria Porro - sceglie di cogliere le opportunità della più autorevole piattaforma internazionale di business. Per incrementarne la forza attrattiva, negli ultimi dodici mesi abbiamo svolto 15 missioni all'estero, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e dell'Agenzia ICE». All'insegna dell'ottimismo anche le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Il Salone contribuisce a promuovere la competitività del Paese. Bisogna essere ottimisti anche di fronte a questi momenti difficili perché credo che potremo affrontare le difficoltà e trovare altri mercati che potranno soddisfare le necessità del comparto».

Sono 67mila gli addetti al lavoro nei 169mila metri quadri di superficie espositiva alla Fiera di Rho per 2.103 espositori. In crescita la percentuale di aziende estere (38%), con prevalenza netta di quelle europee (73%). Dai primi dati di biglietteria, positivo il trend degli operatori, che vede gli Usa tra i primi Paesi di provenienza dopo Cina, Germania, Spagna, Brasile, Francia.

L'apertura del Salone «arriva in giorni un po' delicati ma dobbiamo conservare la volontà di guardare avanti perché i tempi lo impongono - il pensiero del sindaco di Milano Beppe Sala -.

Attenti a non sottovalutare la forza che questo territorio e che questo settore hanno», ha aggiunto ricordando che i primi sei mesi dell'anno «i nostri aeroporti hanno registrato un più 10%. Ci aspettiamo in questa settimana 800mila persone a Milano - ha concluso -, che significa impegno per la città ma anche tanto lavoro».

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