Il sindaco difende Catania: "Vittima di attacchi ingiusti"

Palazzo Marino fa scudo su Atm. Per Croci "sugli incidenti il presidente ha dato le risposte richieste". Lega e Forza Italia: "No comment"

Letizia Moratti «ringrazia» Elio Catania. Atm, dice il sindaco di Milano, ha «investito cifre estremamente significative: 800 milioni di euro che per Comune e Atm non sono pochi, per intensificare le corse dei mezzi più puliti e più sicuri». Applausi al presidente dell’azienda di foro Bonaparte che, continua il primo cittadino, «ho visto» vittima «di attacchi ingiustificati».
Ma al plauso di Palazzo Marino non si accoda la maggioranza: Forza Italia e Lega sul tema scelgono la strada del «no comment». E neppure l’opposizione fa coda al sindaco: «Milano ha bisogno di un sistema di trasporti rapido e efficiente. Quello che è accaduto in queste settimane - guasti e incidenti a catena - è molto grave. È necessario che non accada più, altrimenti è ovvio che se ne dovrebbe trarre l’unica conclusione possibile. Non sta però a noi sfiduciare Catania. Al di là degli applausi, sappiamo che il sindaco ha manifestato un forte disagio rispetto agli avvenimenti di questi giorni. Un sentimento che condividiamo».
Virgolettato che il Pd affida a Aldo Ugliano, mentre l’assessore ai Trasporti Edoardo Croci promuove l’azienda tranviaria: «Ci ha dato le risposte che abbiamo richiesto, individuando due cause rispetto agli incidenti: scambi vecchi e problemi nell’organizzazione della manutenzione». Versione che Croci declina al convegno Pd sulla manutenzione e sicurezza dei mezzi pubblici, dove davanti al parterre sindacale preferisce evitare la terza causa: l’errore umano. Che però è evidenziato dal sindacato: «Se il sistema di scambi rimane quello che è, la sicurezza si basa soltanto su chi guida il mezzo» chiosa Rocco Ungaro, Filt-Cgil. «Non si può affidarsi oggi solo alle persone e non alle tecnologie. Per migliorare il trasporto pubblico ci vogliono risorse concrete e non sulla carta. Oggi gli investimenti arrivano con venti se non trent’anni di ritardo». Come dire: «Ad Atm reclamiamo un intervento rapido nel settore e, magari, investendo nel trasporto pubblico i proventi di Ecopass». Nota che consente all’assessore Croci di spiegare che «tutti i soldi dell’Ecopass sono finiti e finiranno in investimenti per il trasporto locale» e di preannunciare «l’investimento nel trasporto pubblico locale di quella metà dei proventi delle multe che una legge nazionale già impone da destinarsi in opere di sicurezza stradale».
Preannuncio che però non basta alle confederazioni sindacali, «occorre anche istituire una scuola per tranvieri, con percorsi formativi che permettano di acquisire le relative abilitazioni in un’azienda che, ogni anno, vede un turn over di 300-400 tranvieri tra bus e metrò, senza contare il personale per la manutenzione».

Richiesta che non affronta però il problema del milione e quattrocentomila ore di straordinario che secondo dati industriali significano qualcosa come 800 posti di lavoro. Un incremento che Cgil-Cisl-Uil non sembrano affatto promuovere, nonostante la disponibilità già data dall’azienda guidata da Elio Catania.

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