Christchurch - Una scossa devastante. A un livello superficiale della crosta terrestre. Che ha fatto tremare Christchurch, nell'isola del Sud della Nuova Zelanda, la seconda città del Paese, nell'ora di punta. Sessantacinque persone sono confermate morte e decine di altre sono rimaste ferite o risultano disperse. Distrutti edifici del centro e interi sobborghi. "Stiamo assistendo al giorno più nero della Nuova Zelanda" ha detto il premier John Key nel confermare il bilancio corrente delle vittime. Un numero imprecisato di persone sono morte a bordo di due autobus rimasti schiacciati sotto le macerie. I soccorritori avvertono che molte persone resteranno intrappolate negli edifici crollati per tutta la notte. Da molti edifici si sentono le grida di persone rinchiuse all'interno. Gli ospedali in tutta l'isola del Sud sono stati preparati ad accogliere le centinaia di feriti, mentre in alcune parti di Christchurch vengono allestiti ospedali da campo.
Centinaia ancora intrappolati Sono fra 150 e 200 le persone ancora intrappolate sotto gli edifici crollati nel devastante terremoto di bassa profondità e magnitudo 6,3, che ha colpito oggi alle 12,41, l'ora di punta, la seconda città della Nuova Zelanda, Christchurch nell'isola del sud, di 380mila abitanti.
Lo ha detto a Radio New Zealand il sindaco di Christchurch Bob Parker, che ha proclamato lo stato d'urgenza che chiude l'accesso al centro città per garantire la sicurezza del pubblico e permettere alle squadre di soccorso di operare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.