Si chiama «Festival delle Letterature», dove il campo è declinato al plurale. La nota kermesse festivaliera all'ombra della romanissima Basilica di Massenzio compie quest'anno dieci candeline e dà una precisa risposta a quel plurale tanto enigmatico. Come? Invitando il diavolo e l'acqua santa. Tra i nomi di spicco dell'edizione che si aprirà il prossimo 19 maggio figurano Don De Lillo e Wilbur Smith. Scegliete voi chi sia il «diavolo» e chi l'«acqua santa». Una recente indagine del Daily Telegraph ha scoperto che i sudditi di sua maestà la regina leggono poco in vacanza. «Al massimo un libro e non di vera letteratura. Roba come i romanzi di Wilbur Smith». Insomma oltremanica sanno bene come distinguere il grando dall'oglio. O meglio credono di saperlo fare.
A Roma, città eterna per antonomasia, dove la tolleranza e la disponibilità fanno parte del codice genetico tiberino, non si fanno distinzioni e non si alza quello snobistico sopracciglio per prendere le distanza. Quindi «Letterature» lascia ampia scelta e chi ha voglia di ascoltare la voce dello scrittore zambiano (prolifico quanto popolare, con i suoi milioni di copie vendute in tutto il mondo) potrà farlo nel pieno rispetto dei gusti e delle inclinazioni.
La squadra di penne illustri, guidati dalla infaticabile padrona di casa Maria Ida Gaeta, è composta tra gli altri da Stefano Benni, il già citato Smith, Don de Lillo, Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli e Michela Murgia. Gli autori protagonisti delle serate di questa edizione sono invitati a confrontarsi e pronunciarsi ispirandosi al tema Storia/Storie. Leggeranno al pubblico come sempre testi inediti scritti, ciascuno in base alla propria personale prospettiva, esplorando le connessioni tra la letteratura e la storia e analizzando le possibili relazioni tra verità letteraria e verità storica, tra storie immaginate e storia reale.
La decima edizione di «Letterature» è anche l'occasione per un primo bilancio (pienamente positivo) che ha registrato nelle prime nove edizioni un'affluenza complessiva di oltre 300mila spettatori e la partecipazione di 183 narratori e poeti, 88 attori, 123 musicisti e gruppi musicali. Un gradimento e un successo dovuti soprattutto alla forza e alla qualità di una formula che, ideata sin dalla prima edizione, conserva a pieno ancor oggi la sua validità, anche continuando ad essere un modello per così tante altre manifestazioni che hanno luogo nel nostro paese e nella nostra città.
Il traguardo dei dieci anni è stato inoltre festeggiato con la decisione di accogliere, sempre in omaggio alla propria storia, il ritorno a Letterature di alcun importanti scrittori stranieri come Don De Lillo e Antonio Skarmeta e italiani come Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Margaret Mazzantini e Sandro Veronesi. Un altro ritorno è l'arte: ogni serata ospiterà le immagini delle opere di un artista italiano, liberamente scelto e associato dalla direzione artistica alle scritture e alle atmosfere dei testi degli autori protagonisti delle serate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.