Sky per un mese guida la videomaratona

Massimo Bertarelli

Marchegiani; Bergomi, Bagni; Di Gennaro, Boban, Mauro; Causio, Rossi, Altafini, Vialli. Mica male la squadra di Sky per il Mondiale che parte oggi. È vero, sono soltanto dieci e alla prima occhiata un po’ sbilanciati in avanti. Con l’undicesimo uomo, Collina, a dar loro eventualmente una mano, all’ala. Se le chiacchiere fossero gol sarebbero già i campioni del mondo. Così è invece tutto da verificare. Comunque sia, Sky per questo Mondiale tedesco ha fatto, come si dice, le cose in grande: oltre a tutte le 64 partite in diretta (di cui 39 in esclusiva) i collegamenti cominciano alle 7 del mattino e vanno avanti fino a mezzanotte inoltrata. Roba da schiattare: di fatica gli addetti ai lavori, di saturazione gli spettatori.
In sintesi ecco il menu giornaliero di Sky: Sport Time Mondiale, che dietro il roboante titolo anglofilo cela semplicemente un tg sportivo, in onda ogni ora dalle 7; quindi dalle 7.15 alle 10 la rubrica Caffè Mondiale con tutti i temi della giornata e un riepilogo del giorno prima. Insomma a metà mattina c’è già il rischio indigestione. Alle 10.15 ecco 100% Mondiale riservato al pubblico più giovane, l’unico in grado di apprezzare appieno le incursioni satiriche della Gialappa’s. Poi alle 13.30 irrompe Miss Sky, ovvero Ilaria D’Amico, con il suo Mondiale Show, che andrà avanti, udite, udite, fino a mezzanotte: dieci ore e mezzo consecutive in video non le ha mai fatte nessuno, manco Baudo. Niente paura, la ragazzona dai poderosi garretti reggerà, anche perché all’interno del mega contenitore ci saranno ben tre partite al dì, perfette per riprender fiato. Non vi basta? Per insonni e reduci dal cinema, infine a mezzanotte e mezzo Diario Mondiale con curiosità e anticipazioni. E buonanotte con i programmi Sky.
Pur se bombardata da ogni lato dalla corazzata nemica, la navicella Rai si difende come può. Intanto una partita al giorno, sempre quella con l’Italia, ovviamente, facendo corna e bicorna perché vada avanti a oltranza, e poi la migliore del cartellone. Scelta questa quanto mai opinabile: per esempio come si fa a stabilire che Argentina-Serbia sarà più appetitosa di Olanda-Costa d’Avorio? Mah. Riepilogando, nella prima fase, chi ha la parabola potrà gustarsi le tre partite dell’Argentina, due del Brasile, due della Germania e una ciascuna di Inghilterra, Spagna, Olanda, Francia e Portogallo. Concluse le eliminatorie, la Rai deciderà le quattro sfide degli ottavi e le due dei quarti da mandare in onda. Fermo restando che trasmetterà anche le due semifinali, la finalina e la finalissima.
Alla Rai dormono più volentieri che a Sky, infatti il buongiorno dal campo base di Monaco di Baviera arriverà soltanto alle 9, con mezz’ora di Mattina Mondiale condotto su Raiuno da Mario Mattioli che si collegherà con la Nazionale e i quartieri generali delle grandi. Alle 14 su Raidue un’altra mezz’oretta, chiamata Dribbling Mondiali, con la vezzosa Paola Ferrari e l’austero opinionista Italo Cucci. A chiudere la giornata, si torna su Raiuno, dove Marco Mazzocchi dalle 23 all’una tirerà le somme della giornata, mostrandoci le sintesi, molto ampie, delle tre partite giocate, e le gonne, molto corte, della graziosissima oriunda Licia Nunez, ben nota al pubblico notturno di Eurogol.
Ovvio che la Nazionale sarà trattata come una regina dalla Rai, che per le partite dell’Italia schiera i suoi magnifici sette: il telecronista Civoli, il commentatore tecnico Mazzola, i preambolisti Failla e Tardelli, il bordocampista Paris, l’intervistatore Varriale, il jolly Goria. Poveri azzurri, già dopo il primo assedio, i meno diplomatici gioiranno al pensiero di una prematura eliminazione. Gli altri volti sono vecchie e collaudate conoscenze: Bezzi, Bizzotto, Cerqueti, Forti e Nesti con puntuale contorno di esperti, in genere più di calcio che di italiano.
Tra l’Empire State Building e la Torre di Pisa spunta anche l’obelisco di La7 che, rimasta improvvisamente vedova di Biscardi, si affida al meno impetuoso Darwin Pastorin, neodirettore della testata sportiva, che avrà due ospiti negati per il fioretto, l’ex juventino Zibì Boniek e il toh-chi-si-rivede Oliviero Beha. Con l’appoggio dei quattro moschettieri Casarin, Agroppi, Simoni, Pizzul e della splendida ingegnera Natasha Stefanenko, lei purtroppo solo fino al 18. Titolo, spiritoso e paracinematografico del programma quotidiano, Il gol sopra Berlino, orario dalle 23.15 a mezzanotte e un quarto.


Chiedendo scusa alle varie emittenti locali di cui è impossibile render conto, c’è largo spazio anche per la radio, sperando che le voci portanti, Riccardo Cucchi e Bruno Gentili, afflitte da provincialismo acuto, si ricordino che questo è un Mondiale, non Roma-Juve.

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