Smog: meno auto e più verde ecco l’autodifesa delle città

Indagine Istat: aumenta l’uso di bus e metrò, cresce la raccolta differenziata

Eleonora Barbieri

da Milano

Più verde, meno auto, più attenzione alla raccolta differenziata. La qualità ambientale migliora nei 103 capoluoghi di provincia d’Italia, anche per merito dell’impegno delle amministrazioni comunali. Il quadro che emerge dal rapporto Istat relativo all’Osservatorio ambientale dei capoluoghi di provincia mostra come le politiche di tutela dell’ambiente siano sempre più diffuse. Un esempio su tutti, i piani urbani del traffico, adottati nel 2000 dal 64% dei capoluoghi provinciali e, ora, in vigore nell’80% di essi. Un incremento dovuto soprattutto ai comuni del Nord, dove si registra anche la presenza più elevata di centraline per il controllo della qualità dell’aria, pari a 3,3 ogni cento chilometri quadrati.
Nel lessico comunale entra anche il «piano energetico», attivato nel 2005 da 22 città (contro le 14 di cinque anni prima) e pronto in altre 27, mentre i progetti sul verde urbano riguardano il 18,6% dei comuni. C’è più attenzione anche nei confronti dell’inquinamento acustico: la «zonizzazione» è stata approvata da metà dei capoluoghi, altri 40 hanno avviato i lavori per realizzare barriere antifoniche e utilizzare asfalto fonoassorbente. Altri 43 comuni hanno effettuato una «bonifica da rumore».
Diminuiscono le auto in circolazione: fra il 2000 e il 2005, infatti, il numero di vetture per ogni mille abitanti è calato dell’1,5% mentre, dall’altro lato, sono sempre di più le persone che ricorrono al trasporto pubblico (+3,2%). Il tasso di motorizzazione, in realtà, nell’ultimo anno ha registrato una lieve crescita (+0,8%), che non è però riuscita a compensare la diminuzione di 4,8 punti del 2004. Il numero più elevato di vetture è al Centro, con 686 ogni mille abitanti, seguito dal Sud (591) e dal Nord (587). La città più motorizzata è Viterbo, con 742 auto ogni mille cittadini, seguita dalla capitale, con 733. All’estremo opposto Genova (463) e, per ragioni territoriali, Venezia (427). I milanesi sono quelli che hanno acquistato meno automobili nel 2005, con un calo del 9,4%. Seguono Firenze e Napoli, con una diminuzione del 7,3%.
Nelle grandi città aumenta anche il verde pubblico, cresciuto in cinque anni del 31%. La densità media di verde urbano nel 2005 era del 2,3% (+1,8%). I comuni più verdi sono Terni (19,4%), Torino (15,4%), Palermo (14%) e Milano (11%). Altri sono particolarmente ricchi di «polmoni», ma mostrano una tendenza negativa negli ultimi anni: è il caso di Avellino, che vanta comunque una densità record del 54%, Pisa (con il 31%) e Genova (10%).
Gli italiani, infine, sono sempre più sensibili alla raccolta differenziata, che è cresciuta del 50%. In totale, la media di immondizia è di 626,8 kg per abitante (+1,1% rispetto a due anni fa). Tutti i capoluoghi hanno adottato i sistemi di raccolta differenziata che, ormai, sono disponibili per tutta la popolazione nel 75% dei comuni (contro il 67% nel 2000).

In media, la spazzatura differenziata è il 21%; percentuale che, al Nord, sale al 30% (+39%), mentre scende al 19,5% nel Centro e al 7,8% nel Sud. Il record di precisione spetta agli abitanti di Asti, che differenziano quasi il 60% dei rifiuti quotidiani.

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