nostro inviato a Torino
Ha vinto papà Aldo. Corinna Boccacini resta dovera, a Bardonecchia e giovedì gareggerà nello slalom parallelo di snowboard. A casa Lidia Trettel. La Fisi cambia le carte da un giorno allaltro, Gaetano Coppi, il presidente, provoca disturbi al sistema nervoso di Gianni Petrucci, capo del Coni. Finiti i Giochi se ne apriranno altri, con la poltrona di Coppi in equilibrio improbabile.
Aldo Boccacini lo aveva detto, non accettava la decisione della Fisi di rispedire a casa sua figlia Corinna, per reintegrare la Dal Balcon: «È unaltra quella da bocciare». Laltra era, è stata Lidia Trettel, medaglia di bronzo a Salt Lake City, oggi la delusa nel gruppetto delle azzurre. Le hanno tolto la partecipazione alla terza olimpiade. Carta canta, Aldo Boccacini lo aveva spiegato ieri mattina, agitato e commosso assieme: «Domenica sera, dopo la riunione di cinque ore tenuta da Fisi, Coni e avvocati vari, si presenta da me Pietro Vitalini e mi fa: sai, siccome la sentenza del Tas è inappellabile, abbiamo pensato di mettere su alcune prove a tempo tra tua figlia e la Trettel ma non riusciamo a trovare la pista. Allora io gli ho risposto: vuoi dire che Corinna è fuori definitivamente? E lui: sì».
Aldo Boccacini è un friulano duro, si è presentato da Jorge Ibarrola, membro del consiglio del Tas e ha ottenuto il dispositivo della decisione: «Leggete qui, risulta che la Dal Balcon deve essere riammessa in base a criteri tecnici di una tabella che la Fisi non ha preso in considerazione. La Dal Balcon ha ragione, in base a quelle tabelle che si riferiscono al punteggio totale delle gare, a quello con il coefficiente in aggiunta, a quello dei due migliori piazzamenti e infine a quello dei due migliori piazzamenti più coefficiente, la Dal Balcon è dentro. Ma la mia Corinna non è mai andata oltre il terzo posto, invece la Trettel è rimasta tagliata sempre fuori fatta eccezione per lultima gara dove la Posch le ha concesso la vittoria. Una cosa ignobile, pazzesca, vergognosa. Era capitata anche a me, nel 74. Ero azzurro di nuoto pinnato, dovevo andare ad Hannover per i mondiali, mi fecero fuori da un giorno allaltro in favore di un atleta torinese.
Le mani di Gianni Petrucci sono asciutte, quelle di Gaetano Coppi, sudatissime. Saluti a Lidia Trettel.
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