Pianificatori, ansiosi e sognatori: gli italiani in vacanza secondo la psicologa

Nel periodo delle vacanze, il viaggio rappresenta per gli italiani un mix di forti emozioni. Ognuno è un tipo diverso di viaggiatore, come spiega la psicoterapeuta Stefania Andreoli

Pianificatori, ansiosi e sognatori: gli italiani in vacanza secondo la psicologa

Vacanza non significa solo destinazione ma anche viaggio, quel percorso emozionale carico di aspettative che rappresenta, la maggior parte delle volte, una vacanza stessa.

L'emozione di viaggiare

Anche il modo di affrontarlo può raccontare molto di una persona, ed è quello che ha voluto scoprire l'app per la prenotazione di treni e pullman Trainline, attraverso una ricerca realizzata da Human Highway. Le sensazioni che si provano prima, durante e dopo un viaggio, sono state poi analizzate dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli che ne ha sottolineato i vari aspetti e le differenze emerse anche dal punto di vista generazionale.

I mezzi preferiti per spostarsi

L'86% degli intervistati ha dichiarato di preferire il treno perché rappresenta una sorta di vacanza prima ancora della vacanza stessa, e il 29% lo sceglierà per spostarsi questa estate. Questo è anche il mezzo preferito dalla GenZ che lo sceglie nel 45% dei casi. Seguono poi la nave, il bus, il camper e la moto. L'aereo è il mezzo preferito degli adulti che lo scelgono però solo per le destinazioni a lungo raggio.

Il dato principale venuto fuori negli intervistati, è che quella di viaggiare è un emozione che tutti amano vivere, anche se ognuno la affronta e prova emozioni diverse. In base alla ricerca infatti, sono state identificate diverse categorie di viaggiatori, come quelli Pianificatori ansiosi attenti ad ogni dettaglio del viaggio, Sognatori euforici pronti ad immergersi nell'avventura o ancora Viaggiatori riflessivi in cerca di pace e tranquillità.

Le varie fasi del viaggio

La pianificazione è parte integrante del viaggio e considerata un momento importante e di piacevole condivisione. Quattro persone su 5, il 65,7%, si dedicano a questa fase in modo meticoloso, curandone ogni dettaglio, dalla destinazione alle varie tappe da fare: “Questa fase è molto amata perché si parte dal pensiero e dalla fantasia. Immaginarsi altrove vuol dire già in un certo qual modo esserci. La progettazione del viaggio lo concretizza, rende reale la partenza, e una buona programmazione ci garantisce di poter realizzare un desiderio”, spiega in proposito la dottoressa Andreoli.

C'è però anche chi ha affermato di provare emozioni contrastanti; "Sentimenti del tutto naturali. - come spiega sempre Andreoli -Un viaggio ha a che vedere con il cambiamento e non può quindi essere un’occasione esente da ambivalenze stressanti: da un lato ci attira, ma dall’altro ci richiede anche solo lo sforzo dell’adattamento”.

Le altre emozioni

La ricerca ha inoltre evidenziato altri tipi di emozioni provate frequentemente: euforia (40,6%), propositività ed energia (entrambe 39,9%). Ma anche indecisione (32,1%) preoccupazione (18,7%) e stress (18,1%). “Preoccupazione e ansia, che hanno sempre un carattere anticipatorio, hanno a che vedere con le aspettative. Si tratta prevalentemente di un’ansia 'buona', in grado di tenerci allertati e attenti nelle fasi di pianificazione della partenza”.

Differenze generazionali

I giovani intervistati, la cosidetta GenZ, sono quelli risultati più emotivi, l'87,1% ha dichiarato di voler avere tutto sotto controllo, considerandosi però anche euforici nel 47% dei casi ed energici nel 48%. Sono però anche indecisi nel 35,1%, preoccupati nel 26,2% e nervosi nel 29,2%. I Millenian sono invece molto più propositivi nel 42,5%, speranzosi nel 33,4% anche se risultano molto indecisi nel 35% dei casi.

La GenZ è figlia del proprio tempo e della contemporaneità, per cui ha bisogno di sentirsi connessa, e accusa un po’ di FOMO (Fear Of Missing Out), un tratto che tuttavia è da leggere in chiave evolutiva: i ragazzi avendo meno disponibilità economica pianificano i propri spostamenti con più attenzione e consapevolezza. Per loro, il viaggio deve valerne la pena”, spiega la dottoressa commentando questi dati.

Il viaggio

Dopo i timori e le emozioni iniziali il viaggio è quello che in generale tranquillizza poi tutti gli intervistati. Il 51,8% dichiara di provare solo emozioni positive, di sentirsi molto energici nel 41,9% e aperto alle novità nel 39,9%. Non mancano anche qui i dati negativi, anche se minimi, come sentire la stanchezza nel 12,3% essere preoccupati nel 13,6% e provare un po' di indecisione nell'11,7% dei casi.

I viaggiatori della GenZ anche in questo caso risultano i più ansiosi con l'81,7% che dichiara il timore di perdersi eventi e momenti organizzati da amici, e per questo il 90,1% rimane sempre connesso. I Millenias al contrario sono più energici nel 43,7% dei cai, propositivi nel 33,8% e speranzosi nel 26,2%. Gli Adulti invece vivono il viaggio con serenità nel 37,2% dei casi, rilassatezza nel 35,8% e a proprio agio nel 33,3%.

E’ molto interessante la fotografia che la ricerca fa a proposito degli adulti: veri e propri habitué del viaggio, aperti al nuovo. È come se li scoprissimo sotto una luce nuova: il viaggio li rende più “simpatici”, meno ingessati, più prospettici, rispetto a come li conosciamo”.

Il rientro

Un momento, quello della fine delle vacanze, che porta sempre un po' di nostalgia anche se sorprendentemente il 70% degli intrvistati afferma di essere contento di tornare alla vita di tutti i giorni. Il 63,9% non vede l’ora di ricongiungersi con amici e famiglia, mentre il 63,7% si definisce super motivato. Allo stesso tempo, oltre la metà prova ansia (52,7%), fatica a mantenere i benefici del viaggio (53,2%) e ben uno su due (49,9%) è stressato al pensiero di disfare le valigie.

Quella da rientro è l’ansia abbandonica tipica delle cose che finiscono, quella del ritorno nella routine dal quale non vedevamo l’ora di allontanarci - commenta la dottoressa, che aggiunge - Credo che sia in quest’ottica che emerge come una parte del campione rientri a casa con già in mente i sogni relativi alla prossima meta da raggiungere. È come se la partenza aiutasse a vivere le fasi di vita più ordinarie, in vista della straordinarietà del viaggio”.

I più felici nel ritrovare la loro routine quotidiana dopo un viaggio sono gli Adulti (75%), i Millennials si mostrano più pieni di energia (16,5%) e aperti alle novità (12,5%) rispetto agli altri, mentre ancora una volta, la GenZ è la più dibattuta tra leggerezza (21,8%) e nostalgia (49,5%), dati che mettono in luce una generazione particolarmente insoddisfatta.

Le categorie dei viaggiatori

La ricerca ha poi sottolineato in base alle risposte date, le varie tipologie di viaggiatori dividendoli in categorie: I Sognatori euforici, sempre molto positivi, sono viaggiatori meticolosi sia nei preparativi che nel viaggio. Gli Esploratori adrenalinici, caratterizzati da una grande energia e voglia di scoperta. Quelli che dei viaggi non voglioro perdere nulla

Ci sono poi i Viaggiatori riflessivi, quelli che vivono la vacanza e il viaggio in totale relax aperti ad ogni novità. Prediligono i posti solitari piuttosto che le mete più battute. Ancora gli inguaribili nostalgici, quelli che rimangono legati a lungo all'esperienza fatta, e vedono il rientro come un momento di stress. Infine i rigenerati ottimistici, quelli che non vedono l'ora di tornare e riabbracciare amici e famiglia. Amano il viaggio e lo vivono appieno anche se per loro la parte migliore è il ritorno.

La musica giusta per ogni emozione

A sottolineare

le diverse emozioni è spesso anche la musica che viene scelta per accompagnare il viaggio. Trainline per tutti i viaggiatori ha ceato sei speciali Playlist fatte apposta per ogni momento del viaggio e per qualsiasi tipo di viaggiatore.

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