Linguaggio iper-inclusivo in Messico: il termine "presidenta" entra in Costituzione

L'obiettivo della svolta boldriniana è quello di rendere più visibile la rappresentanza delle donne nelle posizioni pubbliche. La promotrice: "Addio al linguaggio eteropatriarcale"

Linguaggio iper-inclusivo in Messico: il termine "presidenta" entra in Costituzione
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Laura Boldrini sarà fiera della svolta in Messico. Con 113 voti favorevoli e un solo contrario, il Senato messicano ha dato il suo via libera all’inserimento dei termini “presidenta” e “governatrice” all’interno della Costituzione. Una riforma costituzionale che incorpora il linguaggio inclusivo in 28 articoli con l’obiettivo di rendere rendere più visibile la rappresentanza delle donne nelle posizioni pubbliche “incorporando espressioni di genere inclusive”. Ora la palla apssa alla Camera dei deputati per proseguire l'iter legislativo.

La mossa iper-progressista è legata indissolubilmente all’elezione di Claudia Sheinbaum come prima donna presidente – anzi presidenta – della Repubblica messicana. I senatori di tutti i partiti, compresi quelli dell’opposizione, hanno votato a favore, con un’unica eccezione: parliamo della deputata del Partito azione nazionale (Pan, conservatore) Lilly Téllez.

La senatrice Olga Sosa Ruiz del partito Morena, promotrice di questa riforma, ha sottolineato che essa si inserisce in un contesto storico senza precedenti: il Paese sta vivendo un momento di trasformazione, la sua gioia, con evidenti progressi nella rappresentanza politica femminile. Entro la fine del 2024, si prevede che 13 stati saranno governati da donne, il che riflette un cambiamento nelle dinamiche di potere ed equità in Messico. Ma evidentemente senza il termine "presidenta" in Costituzione il cambiamento di queste dinamiche non sarebbe stato possibile.

“Dopo 200 anni di vita indipendente, è tempo di lasciarsi alle spalle il linguaggio eteropatriarcale che predomina nella nostra Costituzione”, la sparata della Sosa.

Tornando all’unico voto contrario, la Tellez ha tenuto a precisare in un post su X: “Il mio è stato l'unico voto contro il capriccio della presidente, di stabilire nella Costituzione che la chiami presidenta, con la A. La lingua NON è nemica delle donne, quello che danneggia le donne è la mafia della narco-sinistra presieduta dalla segretaria Claudia”.

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