Tra moglie e marito non mettere il tacco 12 sulla fronte

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Tra moglie e marito non mettere il tacco 12 sulla fronte
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Gentile dottoressa mi chiamo Alfonso D., ho 38 anni, lavoro come rappresentante di aspirapolveri, da quasi un anno vivo con Ada, un po’ più giovane di me che lavora, come dice lei, da un «canaro» (è nata a Roma e spesso usa parole dialettali, anche volgari per la verità), un negozio dove lavano i cani. Lei è molto bella e sexy, una ragazza piena di energia ma anche aggressiva, una cosa che mi piace a letto ma... È pure violenta e oggi l’ha combinata grossa. Ho dovuto persino andare al pronto soccorso, perché mi ha lanciato una scarpa col tacco, che mi ha ferito, alla testa. Sanguinavo molto. Si parla tanto di violenza sulle donne è tutto vero, lo so, leggo anche io i giornali... ma la mia storia è tutta al contrario. Nella coppia sono io a prenderle, a «buscarle». I primi tempi andava tutto bene, solo un giorno, all’inizio, dopo una litigata al ristorante mi ha tirato una sberla... al momento ho giustificato ma ora... i mesi passano e lei è sempre più nervosa. Le divergenze sono aumentate e Ada quasi ogni volta mi colpisce, mi scaglia contro qualcosa o mi minaccia: questa cosa, ho notato, si è estesa anche ai momenti intimi, a letto, quando facciamo l’amore, cerca di farmi del male, mi morsica, mi tira i capelli, l’altra notte voleva legarmi ma io le ho detto di no. Poi l’episodio che mi ha spinto a scriverle, la ferita causata da un tacco 12 con zeppa... Ho provato a parlare con la mamma di Ada, ma lei minimizza, mi dice «tra moglie e marito non mettere il dito». Non sto più bene, comincio ad avere paura, ma mi piace troppo fisicamente; che cosa devo fare? Grazie! Attendo un suo parere! Con stima
Alfonso D.

Caro Alfonso, «tra moglie e marito non mettere il dito» ma neanche il tacco dodici (a proposito: una scarpa o ha la zeppa, o ha il tacco). La violenza è intollerabile (letteralmente) da qualunque sesso venga perpetrata. Il fatto che lei scriva che la sua storia è «tutta al contrario» la dice lunga su quale sia «di norma» l’ordine delle cose : «di solito» sono le donne a essere malmenate, il che mi gonfia di rabbia. Ma il ribaltamento di ruoli non rende la cosa meno grave. Quindi scappi. Deve interrompere questa relazione che le nuoce e la spaventa, ormai anche a letto.

Il fatto che Ada sia una donna non significa che non sarebbe in grado di farle male davvero, prima o poi. Basta una giornata peggiore delle altre. Si sfili al più presto da questa eventualità. Ada ha bisogno di auto, ma non è lei a poterglielo dare. Si metta al riparo dai suoi tacchi e da tutto il resto.

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