In occasione dell'anniversario decennale di attività, Metroweb, titolare della più grande rete metropolitana di fibre ottiche d'Europa, ha ideato un evento che rende bella la città, sostiene la giovane arte contemporanea, e soprattutto vuole ricordare ai cittadini milanesi un primato fonte d'orgoglio: con i suoi 5mila km di fibre, Milano è la città più cablata d'Europa.
Una mostra open air di tombini art in ghisa (quelli della rete in fibra ottica Metroweb messi sui marciapiedi ai lati della strada) invade per 6 mesi il quartiere più creativo di Milano, zona Tortona, dove, dopo le case di moda, si preparano a dare l'assalto anche le gallerie d'arte, seguendo l'esempio eccellente della Fondazione Pomodoro.
«Sopra il Sotto - Tombini Art raccontano la Città Cablata» l'originale collettiva che inaugura il 10 giugno al Superstudio Più, cuore pulsante dell'intera zona Tortona, propone arte in strada e arte di strada, interpretata da street artist che hanno liberamente interpretato il tema della rete. La fibra e la rete portano flussi di informazioni (dati, audio, video, telefonia fissa e mobile, distribuzione di contenuti digitali multimediali ...), accesso al mondo, progresso, comunicazione, tecnologia, modernità. Sedici gli street artist selezionati dal curatore Davide Giannella, con la direzione artistica di Gisella Borioli: 108, 2501, Abbominevole, Bo130, Dem, El Gato Chimney, Faust, Luze, maba, Microbo, Ozmo, Pho, Santy, Sten&Lex, Ufo5. «Le rete , per questi artisti metropolitani - scrive Gisella Borioli, curatrice della kermesse -è pane quotidiano: la rappresentano con ghirigori nel cervello, occhi spalancati, microbi informatici, personaggi meccanici, reticoli vari, navi che veleggiano nel mare della conoscenza. Sdoganandoci del tutto dall'idea Graffittara che ancora si ha dei loro autori».
Gli artisti hanno progettato e realizzato, con l'ausilio di Attilio Tono e Veronique Pozzi, in totale 30 tombini di diverse dimensioni che raccontano il mondo sotterraneo della fibra ottica, invadendo le vie Tortona, Savona, Montevideo, Bergognone, Voghera, Stendhal, Bugatti, Forcella, Novi, Cerano.
Un oggetto quasi invisibile di uso comune, il tombino parte integrante del paesaggio urbano, diventa visibile, scolpito, colorato, curioso, figurativo o astratto, simbolico. Un linguaggio immediato, come quello della rete, diffonde l'arte con spontaneità nel cuore della città.
«Sopra il Sotto» rappresenta una importante riflessione sull'identità visiva della città, sul visibile e l'invisibile, sulla fruibilità artistica che coinvolge la cittadinanza senza barriere e mediazioni, sulla tecnologia avanzata, sul futuro.
«Con questo progetto la strada diventa uno schermo, la città un racconto dove fibra ottica (la scienza) e fibra nervosa (la comunità) dialogano virtuosamente per una cultura sempre più en plein air» commenta Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del Comune di Milano che ha dato il patrocinio all'iniziativa.
«Sopra il sotto»
Dall'11 giugno a fine novembre, tra via Tortona, Savona, via Montevideo, Bergognone, Voghera, Stendhal, Bfgatti. Forcella, Novi e Cerano. (www.metroweb.it)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.