Sopraelevata chiusa alle moto dal primo marzo

Il provvedimento deciso da Tursi E per rendere sicura la strada servono 500mila euro fra asfalto e illuminazione

Sopraelevata chiusa alle moto dal primo marzo

Mancano pochi giorni alla chiusura definitiva della sopraelevata, durante le ore notturne, per tutti i veicoli a due ruote.
Il conto alla rovescia scadrà il primo marzo, data in cui sarà effettivo il provvedimento presentato ieri dall’assessore al Traffico del Comune, Arcangelo Merella. «La sopraelevata è la seconda strada più pericolosa dopo corso Europa - spiega l’assessore -. Si sono verificati ben 17 incidenti mortali nell’arco di dieci anni solo da parte di motociclisti. L’ottanta per cento degli infortuni sono accaduti durante le ore notturne. Abbiamo discusso a lungo in giunta e in consiglio su tale problema. Il sindaco in passato voleva addirittura che si inibisse definitivamente il traffico delle moto. In seguito avevamo convocato l’osservatorio sulla sicurezza, che aveva convenuto all’unanimità di prendere decisivi provvedimenti. E così abbiamo deciso il divieto, dalle 22 alle 6».
Nei prossimi giorni partirà una campagna informativa del Comune, mentre per i primi tempi in cui entrerà in vigore il divieto la polizia municipale pattuglierà gli ingressi della sopraelevata. Uno stop utile per mettere in sicurezza una strada che da tempo versa in condizioni precarie. «Sono molti i punti deboli - ammette Merella -. Per prima cosa è da sistemare la qualità dell’asfalto: sono 70mila i metri quadri da controllare per aumentare lo standard di sicurezza. Secondariamente c’è da rivedere l’impianto d’illuminazione, vecchio di quarant’anni. In tutto si tratta di 500 pali della luce e mille lampadine da pulire e sostituire per aumentare il livello di luminosità. È necessario inoltre terminare la copertura dei giunti, rivedere le caditoie, onde evitare quando piove che si formino pozze d’acqua pericolose in particolar modo per i motociclisti, ritracciare il margine di carreggiata attraverso materiale adesivo e catarifrangente, rafforzare il guard rail, e infine installare un dispositivo per il controllo continuo e automatico della velocità, massimo 60 chilometri orari, che sostituirebbe i laser dei vigili in corso Aurelio Saffi». Il tutto per un costo che oscilla tra i 300 e i 500mila euro e per una durata complessiva di sei mesi. I motociclisti che non rispetteranno il divieto di transito notturno saranno sanzionati con una multa di 36 euro.


Attenzione però anche ai limiti di velocità, perché, assicura l’assessore, «uno dei primi interventi che verranno effettuati sarà proprio quello del posizionamento dell’impianto che controllerà tutti coloro che hanno il vizio di schiacciare un po’ troppo il piede sull’acceleratore».

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