Sono sempre critiche ma stanno lentamente migliorando le condizioni del piccolo cinese caduto l’altro giorno da una finestra al terzo piano della scuola elementare Cappellini di via De Rossi. L’ultimo bollettino medico dice infatti che il piccolo paziente risponde agli stimoli. Sul fronte delle indagini si registra la prima novità: la maestra è stata iscritta nel registro degli indagati, con l’accusa di lesioni colpose gravissime, mentre la scuola ha avviato le procedure di licenziamento.
Ma l’inchiesta appare molto difficile perché nessuno sa spiegare ancora perché il bimbo sia rimasto solo e come abbia fatto ad aprire la finestra, molto alta, e scavalcarla. Di sicuro si sa solo che finita la lezione di inglese al secondo piano l’insegnante ha accompagnato gli scolari della I A al piano inferiore nella loro aula. E solo qui la maestra titolare si è accorta del banco vuoto facendo scattare le ricerche concluse qualche minuto dopo con la scoperta del corpo inanimato dello scolaro. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e a distanza di 24 ore la prognosi rimane riservata anche se i medici, nel bollettino diramato nel pomeriggio fanno sapere che «le condizioni neurologiche mostrano un accenno ad esecuzione di ordini semplici» e «le condizioni circolatorie sono stabili mentre gli scambi respiratori risultano in miglioramento».
In attesa di chiarire la dinamica dell’incidente, sotto accusa inevitabilmente è finita l’insegnante di inglese, 30 anni, tre dei quali passati come supplente proprio alla Cappellini. La giovane è ieri stata formalmente iscritta nell’elenco degli indagati: lesioni personali gravissime colpose, cioè dovute a «imperizia, imprudenza o inosservanza delle norme». Rimangono da chiarire molti aspetti: per esempio chi ha aperto la finestra, anche se si ipotizza sia stata la stessa supplente per far cambiare l’aria, e che procedure abbia seguito per far scendere i ragazzini. Per trovare risposte certe, presto verranno sentiti gli alunni della I A, ovviamente in audizione protetta vista l’età.
Ma non è finita qui, l’insegnante potrebbbe essere presto licenziata. La dirigente scolastica della scuola, Carla Daverio, ha infatti inviato alla supplente, la comunicazione dell’«avvio della procedura di risoluzione del rapporto di lavoro a tempo determinato». In pratica il primo atto per arrivare nel giro di pochi giorni al suo licenziamento.
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