Sparatoria in pieno centro per rapinare il portavalori

Rubati 25mila euro, tre banditi italiani aprono il fuoco contro un vigilante che cercava di fermarli

Paola Fucilieri

La polizia ne è convinta: i banditi che ieri mattina hanno rapinato un furgone portavalori alla Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, all’angolo tra via Mussi e corso Sempione, non avevano programmato quel colpo, seguito da una sparatoria che avrebbe potuto sfociare in tragedia e conclusosi invece, fortunatamente, senza neanche un ferito lieve. Sempre secondo gli investigatori, infatti, i malviventi hanno cambiato rapidamente obiettivo - passando dall’istituto di credito al furgone - quando si sono resi conto dell’opportunità che si era insperatamente presentata di portare via chissà quale somma, anziché racimolare un bottino che, comunque, da dividere in tre, sarebbe sempre stato esiguo. Un repentino cambiamento di programma, quindi. Che ha provocato una reazione «armata» da parte delle guardie giurate della Mondialpol e anche scene di vero e proprio panico tra i passanti, costretti ad assistere all’aggressione dei rapinatori e profondamente impauriti dagli spari lungo la strada.
Ieri mattina, ore 10.30. Tre banditi italiani, tutti a volto scoperto, prendono di mira l’agenzia della Cariparma che si trova tra via Mussi e corso Sempione. I malviventi entrano in banca con un taglierino per commettere una rapina quando notano all’esterno l’arrivo di un furgone portavalori della Mondialpol. Attendono perciò l’ingresso della guardia giurata che ha in mano il plico da consegnare (25mila euro di banconote in contanti) e, puntandogli un taglierino alla gola, lo disarmano e portano via i soldi.
I tre, quindi, escono dalla banca, passano davanti alle altre due guardie giurate - i vigilantes addetti rispettivamente alla guida e al controllo del furgone portavalori - saltano a bordo di un’Audi station wagon parcheggiata ad alcune centinaia di metri dall’agenzia della Cariparma e tentano di fuggire. Accortisi, però, che una delle due guardie giurate - il vigilantes che doveva difendere il furgone - li ha rincorsi fino alla vettura parcheggiata, uno dei rapinatori scende improvvisamente dall’auto sulla quale erano appena saliti e, tenendo in pugno la pistola che aveva rubato al vigilantes in banca, spara verso l’uomo in divisa che tenta di impedirgli di scappare. Gesto che provoca la reazione della guardia giurata che spara a sua volta in direzione del malvivente. E mentre i tre balordi riescono a fuggire, alla fine è quasi per miracolo che, nonostante quegli spari, restino tutti illesi. L’Audi station wagon dei banditi sarà trovata abbandonata in piazzale Accursio.
«Abbiamo sentito i due spari, distintamente - racconta un’impiegata di una società di assicurazioni che si trova proprio sopra alla banca - ma quando siamo scesi fuori era già tutto finito». In via Mussi, più tardi, la Scientifica ritroverà i due bossoli: uno all’altezza della banca e uno quasi all’intersezione con corso Sempione.


In questura è stato poi precisato che i tre rapinatori, oltre ad essere a volto scoperto, non portavano guanti e hanno lasciato impronte almeno sulla loro auto, che hanno poi abbandonato. La polizia ha già acquisito i filmati di alcune telecamere che avrebbero ripreso le varie scene della rapina.

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