Si va sempre più affermando nei teatri italiani la consuetudine di rappresentare un argomento prestabilito i cui interpreti sono illustri conferenzieri che, con l'ausilio di un attore professionista, dipanano con grazia un argomento a volte sollecitato dallo stesso pubblico. È il caso dell'incontro-spettacolo di cui è stato estensore Francesco Alberoni. Incalzato dalla sua partner Sabina Negri con l'intervento di Monica Bonomi, voce recitante con l'ausilio di un violoncellista, rammenta le opere del sociologo. Alberoni stavolta ci svela qualcosa in più di quanto aveva tracciato nei suoi precedenti scritti. Incalzato dalla bravissima Negri, nelle vesti di un avvocato del diavolo, ci ha finalmente chiarito tutto quanto dovevamo sapere sulla nascita di quella passione dello spirito. Quando vediamo per la prima volta una persona dell'altro sesso che ci turba, siamo scossi nel profondo più delle «illuminazioni» cui da anni ci ha abituato la lettura di Rimbaud. Così che tutto l'itinerario dell'incontro con chi ci diventerà indispensabile viene decantato a paesaggio interiore. Tramutandosi in un vincolo che presto diverrà un veicolo esaltante per entrambi. Sia pure col rischio che, nel corso del tempo, diventi soltanto la premessa di un nuovo sentimento amoroso.
Così tra le domande incalzanti della sua partner e l'immediata replica del protagonista assistiamo a un pezzo di gran teatro che si crea e si conclude non appena si manifesta. Strepitoso successo.INCONTRO CON ALBERONI - Auditorium Madre Teresa Cabrini di Codogno.
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