Claudio Amendola si è già pentito di aver votato Cinquestelle. L’attore romano, in un’intervista pubblicata sul Giorno, si dice “preoccupato” per la crisi della giunta pentastellata guidata da Virginia Raggi.
“Qui c' è una città paralizzata. I famosi cento giorni - ha detto Amendola - in cui si dovrebbe indirizzare il programma e prendere le decisioni importanti, anche per raccontare alla città cosa si vuole fare, sono ormai trascorsi e in questa città non è successo niente". Il confronto con l’avvio di sindacatura di Chiara Appendino è impietoso:“C' è una differenza 90 a 1 con le delibere adottate a Torino, e questo è sicuramente sintomo di impreparazione da parte dell'amministrazione nel presentarsi alla città. Mi domando come sia possibile che una tappa così importante per il Movimento Cinque Stelle li abbia trovati così impreparati”, commenta esterrefatto Amendola anche perché Roma doveva essere il loro trampolino di lancio verso il governo del Paese.
Sulla pulizia della città Amendola osserva che "la situazione non sarà più di emergenza, ma comunque resta cronica, di costante difficoltà” e questo è 'il minimo sindacale' dopo un mese di
vacanze in cui la città si è svuotata. “Ovviamente quel mese di grande stallo ha peggiorato la cosa, si vedono più topi in giro, ma non è che non ci fossero prima, hanno solo trovato più ristoranti aperti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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