Al Bano, Bocelli e le cover. Conti rilancia la tradizione

Il conduttore: "Ho lavorato per favorire la musica". A sorpresa tra le vallette c'è Rocio Munoz Morales

Al Bano, Bocelli e le cover. Conti rilancia la tradizione

nostro inviato a Sanremo

Pronti, via: Carlo Conti presenta il Festival a modo suo, ossia pacatamente. Niente squilli ma (pare) molta sostanza. Intanto tornano ufficialmente le vallette, che però saranno tre: Emma, Arisa, presenti e brillanti ieri nella rituale conferenza stampa nel privè del Casino, e l'assente Rocio Munoz Morales che ora è la compagna di Raoul Bova, recita accanto a Terence Hill in Un passo dal cielo su Raiuno ed è – Arisa dixit – «la bella di noi».

Quindi è stata sdoganata la parola «valletta», censurata negli ultimi anni a favore dell'ibrida «coconduttrice» e ripresa ora da Emma con una battuta che liquida ogni ipocrisia: «Tra essere una valletta che fa le cose per bene e una coconduttrice che fa mille passi falsi, preferisco essere una valletta». Dal 10 al 14 febbraio la farà su di un palco che il regista Maurizio Pagnussat ha voluto tecnologica a forma di pistillo floreale e «avvolgente», cioè ridurrà la distanza tra palco e platea (la scalinata ci sarà, ovvio, e apparirà quando si apre il megaschermo). L'evento, si sa, sarà onnivoro, nel senso che televisivamente si mangerà tutto il resto anche se, stando al direttore di Raiuno Giancarlo Leone, «ogni risultato di share vicino o superiore al 40 per cento è ormai un successone».

Essendo il Festival della Canzone, il pop dovrebbe essere protagonista e Conti, che è stato deejay, ha preteso una logica radiofonica per tutti i venti brani in gara: «Ho lavorato per favorire la musica». In effetti, invece che essere relegate a ore impossibili, le Nuove Proposte si esibiranno subito nella fascia oraria che l'anno scorso fu affidata a Pif. E due delle «vallette» sono vincitrici del Festival in pieno spolvero discografico (quindi niente reperti del passato). Molto probabilmente duetteranno in quello che Conti definisce «un omaggio non solo a Pino Daniele e a Mango ma anche ai grandi della nostra canzone che non ci sono più». O sarà un duetto spalmato per tutte le cinque serate oppure, misteri della scaletta ancora in via di definizione, sarà concentrato soltanto al giovedì quando ciascuno dei Big canterà una cover, tra le quali spicca E la vita la vita di Biggio e Mandelli con Cochi e Renato sul palco.

In ogni caso, se ci saranno, quelli di Emma e Arisa diventeranno duetti dagli effetti monstre soprattutto su web e social. Dopotutto non si può far finta che internet non esista: difatti al televoto si affiancherà il cosiddetto «appvoto» attraverso una app gratuita per smartphone, pad e pc. Nelle prime tre serate varrà per il 50 per cento affianco al 50 per cento della sala stampa. Nelle ultime due serate si riduce al 40 per cento con il 30 per cento riservato alla giuria di otto esperti e il 30 a quella demoscopica. Al venerdì eliminano quattro big. E al sabato sera doppio torneo con sfida finale a tre e azzeramento dei precedenti voti. «Tutti cantano Sanremo è lo spirito di questo Festival», ha riassunto Conti, che potrebbe avere come ospiti anche due coppie, quella tanto chiacchierata formata da Al Bano e Romina e quella inedita di Giorgia con Andrea Bocelli. Probabile anche l'arrivo del ct della Nazionale di calcio Antonio Conte. Però Sanremo è Sanremo anche grazie agli ospiti stranieri. Ieri gli unici annunciati sono stati gli Imagine Dragons di Demons e della colonna sonora di Transformers 4 : famosi e huge , come direbbero gli americani, ma un po' distanti dal pubblico medio di Raiuno. E sembra che, tramontata l'ipotesi Pink Floyd fortissimamente sognati da Conti, anche gli altri ospiti musicali saranno targettizzati su di un pubblico più social e quindi più giovane.

Tra gli arrivi più glamour si parla invece di Charlize Theron (dopo Nicole Kidman ad Agon Channel tutto è possibile) e probabilmente pure di Will Smith, tra l'altro legato all'Italia grazie al film La ricerca della felicità con Muccino . E i comici, pure quelli non possono mancare.

Ci sarà, sempre secondo i soliti beninformati, «un tormentone»: per spiegarci, lo stesso attore brillante tutte le sere «magari a sorpresa nel ruolo di comico», dicono. E forse anche uno tra gli amici storici di Conti, Panariello o Pieraccioni. Ma per ora, a un mese tondo tondo dalla finale, sono soltanto trattative, figurarsi.

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