Al Bano: "Io terrorista? Non ho mai fatto nulla, ora l'Ucraina si scusi"

Il cantante di Cellino San Marco è tra i 147 indesiderati nel Paese: sotto accusa i concerti per Putin e le strette di mano al presidente

Al Bano: "Io terrorista? Non ho mai fatto nulla, ora l'Ucraina si scusi"

"Addirittura potrei attentare alla sicurezza nazionale, ma stiamo dando i numeri?". Al Bano commenta così, ai microfoni di Radio2 Rai, la decisione del ministero della Cultura ucraino, che lo ha inserito nella sua "lista nera": il cantanre pugliese, infatti, è stato bandito dall'Ucraina, perché ci sarebbe potrebbe essere una minaccia per la sicurezza nazionale.

Il motivo era già stato svelato ieri e sarebbero le posizioni filorusse di Albano Carrisi, che si è dimostrato un ammiratore di Putin e della Russia, tanto da aver tenuto diversi concerti per il presidente russo. Il primo incontro fu nel 1986, quando Putin era ancora solo il capo del Kgb:"Passò in hotel, trovò solo me, mi strinse la mano e si complimentò. Questo è il contatto più intimo che abbiamo avuto", ha rivelato Al Bano al Corriere della Sera. Il cantante si è esibito altre 3 volte Putin: concerto, festa a seguire, stretta di mano al presidente e stop.

Ma ora, il cantante di Cellino San Marco vorrebbe una motivazione della sua esclusione dall'Ucraina, dato che"non ho mai fatto niente contro nessuna nazione, tanto meno l'Ucraina. Ho cantato anche per il loro presidente e non riesco a capire da dove nasca questa cosa". Tutto dipenderebbe dall'apprezzamento di Al Bano verso Putin, che il cantante non rinnega, ma replica:"Se mi fanno una domanda avrò il mio diritto di rispondere come la penso. Ma questo non vuol dire che sono contro l'Ucraina".

Non è ancora riuscito a parlare con nessuno, ma Al Bano è determinato a capire che

cosa sia accaduto, perché "non ho mai detto mezza parola contro l'Ucraina. Mi aspetto anche delle scuse". Non ci sta a passare per un terrorista: "Io mi considero un uomo di pace".

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