Questa sera alle 21.14 su Iris va in onda Blade Runner, il capolavoro di Ridley Scott ispirato al lavoro letterario di Philip K. Dick e considerato universalmente il film di science fiction più importante del ventesimo secolo. La scelta di mettere in palinsesto Blade Runner questa sera non è affatto casuale: la messa in onda della pellicola cade il 13 luglio, giorno esatto in cui uno dei suoi protagonisti, Harrison Ford, compie 80 anni. E quale modo migliore di festeggiare un attore con una carriera di sessant'anni alle spalle se non riproponendo uno dei suoi film più amati?
Blade Runner, la trama
Uscito nel 1982, Blade Runner immagina una Los Angeles post-apocalittica nel 2019, dove gli animali sono estinti e le mansioni più pericolose da svolgersi nelle colonie extraterresti sono affidate agli androidi, creature sintetiche con capacità intellettive e fisiche al di sopra di quelle degli umani. Considerati dei veri e propri schiavi, alcuni cloni decidono di ammutinarsi, diventando dei clandestini sulla Terra, che bandisce la loro presenza. Nonostante la legge appena emanata, quattro replicanti decidono di entrare in modo illegale sulla Terra e rimanerci sotto copertura. Rick Deckard (Harrison Ford) è un ex agente di polizia che faceva parte dell'unità speciale Blade Runner: l'uomo viene richiamato in servizio proprio per dare la caccia ai replicanti in fuga ed eliminarli. Mentre dà la caccia a coloro che ritiene nemici della sua specie, Rick non può aspettarsi l'umanità, l'intelligenza e la grazia che si celano nel capo degli androidi illegali, come Roy Betty (Rutger Hauer).
Il mito di Harrison Ford
Nato a Chicago il 13 luglio 1942, Harrison Ford non sembrava destinato ad avere un grande successo nella vita. A differenza di molte altre star del cinema che hanno cominciato a lavorare giovanissimi con carriere folgoranti, Harrison Ford all'inizio sembrava distante anni luce dal mondo di Hollywood e dal successo che lo stava aspettando. Diplomato senza grandi meriti, espulso dall'accademia di arte drammatica prima di poter conseguire il titolo accademico, Harrison Ford si definisce, secondo quanto riportato dall'Ansa, "un carpentiere prestato per caso all'arte più bella che esista". All'inizio, dunque, il protagonista del film diretto da Ridley Scott sembrava non avere alcuna speranza di diventare uno dei volti più riconoscibili della settima arte, interprete di alcuni personaggi diventati iconici al punto da andare in tendenza su Twitter. Ottiene i primi lavori grazie all'intercessione della moglie, che gli permette di muovere qualche piccolo passo in tv con ruoli secondari. Tuttavia l'impossibilità di avere certezze sul lavoro e sulla professione lo spingono ad allontanarsi dalle luci della ribalta: è così che Harrison Ford comincia a lavorare come carpentiere. Ma la svolta arriva grazie al regista George Lucas che lo nota e gli offre un lavoro in American Graffiti prima di spalancargli le porte del mondo della fama, scegliendolo - su consiglio di Spielberg - come Han Solo nella prima trilogia di Star Wars.
Ma il personaggio che, più di tutti, si è legato alla carriera di Harrison Ford è quello dell'avventuriero Indiana Jones. Personaggio che ha debuttato nel 1981 con il primo capitolo della saga, Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta. Secondo quanto raccontato dal sito dell'Internet Movie Data Base, il primo capitolo della serie cinematografica è nata proprio da una conversazione tra Steven Spielberg e George Lucas. Quest'ultimo era scappato alle Hawaii per sfuggire a tutta l'attenzione che il primo capitolo di Guerre Stellari stava ottenendo. Venne raggiunto dall'amico Spielberg e, quando Lucas seppe che il suo film stava avendo un successo quasi insperato, si sentì libero di godersi un po' di tempo in compagnia del suo amico. Proprio durante questa vacanza, mentre - secondo la leggenda - stavano costruendo un castello di sabbia, Spielberg confessò a Lucas di avere il sogno di girare un film dedicato a James Bond. Lucas, però, gli disse che aveva in mente una storia più interessante, incentrata su un archeologo avventuriero.
Lucas scrisse la storia che poi Spielberg avrebbe diretto e che avrebbe dato a Harrison Ford la consacrazione che l'attore non si sarebbe mai aspettato. Indiana Jones ha smesso di essere solo un personaggio cinematografico, ma è diventato una vera e propria icona, un nome che viene citato spesso anche in serie come Friends. Mentre è atteso il nuovo capitolo della saga in arrivo nel 2023, su Twitter non mancano i fan di Harrison Ford che citano proprio Indiana Jones come personaggio preferito, al punto da farlo entrare in tendenza.
"Indiana Jones e Han Solo i due personaggi più affascinanti di sempre anche grazie alla sua faccia," scrive un utente, a cui fa eco un altro che scrive: "Harrison Ford per me sarà sempre Indiana Jones!! Col il suo cappello e la frusta ci ha fatto diventare tutti un po’ archeologi."Harrison Ford per me sarà sempre Indiana Jones!!
— Kristian81 (@LordKry81) July 13, 2022
Col il suo cappello e la frusta ci ha fatto diventare tutti un po’ archeologi.
Meravigliose le sue espressioni da professor Jones e Han Solo!!
Buon compleanno!!#HarrisonFord pic.twitter.com/G7x47Of4fk
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.