Gli italiani hanno veramente voglia di parlare d'altro. E, forse, fa anche bene. Perché la polemica nata attorno ai capelli di Giovanna Botteri ha assunto dimensioni spropositate se si pensa a quel che sta accadendo intorno.
Dopo giorni di dibattito se sia o meno lecito prendere in giro la corrispondente Rai di Pechino, con interventi di peso, dall'Ordine dei giornalisti, al sindacato Usigrai all'ex presidente della Camera Laura Boldrini schierati in difesa della giornalista, ieri si è arrivati addirittura alle minacce di morte nei confronti di Michelle Hunziker. La quale, ormai si sa, ha avuto l'ingrato compito di essere la voce del servizio mandato in onda da Striscia la notizia in cui si faceva notare che la giornalista Rai si era fatta una «messa in piega» a dispetto di quelli, gli haters, che da tempo notano che non si cura abbastanza. Si è bollato il servizio di Striscia come Body shaming (che significa derisione per come si appare, per come è il corpo, per come ci si veste).
È stato il marito a prendere le difese della showgirl. A parte che una persona come Michelle che ha fondato un'associazione in aiuto alle donne (e con una corazzata come Mediaset alle spalle) non avrebbe bisogno della difesa dei congiunti, così scrive il marito su Instagram: «L'entità delle minacce (molte di morte) che ci sono state rivolte ed il bullismo anche femminile è stato esponenzialmente superiore a ciò di cui è stata accusata ingiustamente mia moglie».
La Hunziker ci aveva provato l'altro giorno a ribadire che il servizio voleva andare in «soccorso» alla giornalista (non era più semplice ribadire che si trattava solo di satira?), ma ha convinto poche persone. Sentite cosa le ha riposto la giornalista del Tg1, Tiziana Ferrario via twitter: «Hai 43 anni, sei una donna matura e ti comporti come un'oca. Non si pigliano in giro gli altri. Si chiama bullismo. Pensa, prima di leggere quello che gli autori ti scrivono. Chiedi e cresci».
Il Tg satirico allora ha fatto notare: come mai se noi prendiamo in giro la Botteri, si scatena questa gazzarra, se invece lo fa Che tempo che fa, diventa lecito? Il riferimento è a una battuta nella puntata dell'8 marzo in cui la Littizzetto ironizzava sui capelli verdi della corrispondente Rai. La quale, domenica sera, si è presentata in collegamento da Fazio con una bella giacca.
Insomma, in conclusione, come ha detto la Botteri nel suo intervento sul sito dell'Usigrai, a «prescindere da me, mi piacerebbe che la vicenda potesse essere un momento di discussione vera sul rapporto con l'immagine che le giornaliste televisive hanno». Speriamo lo diventi.
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