Che successo il D'Annunzio di Sylos Labini

Il D'Annunzio Segreto di Angelo Crespi e Edoardo Sylos Labini non è un autoritratto del Vate all'apice della sua gloria, ma un lirico reportage sulla decadenza del nostro massimo poeta. Ne esce un testo che rivive la citazione e il ricordo dei suoi massimi capolavori. Dentro la villa-prigione del Vittoriale incontriamo tutto l'universo del poeta che continua scontrarsi con il suo passato e con le grandi figure femminili che hanno alimentato il suo straordinario dono poetico. Da Amelia, la sua governante divenuta un' inflessibile custode che amministra i suoi estremi piaceri carnali. Annunciando tra un'ambientazione floreale e mistica, l'apparizione di Eleonora Duse (Viola Fornaro) vista attraverso lo schermo di un'artista votata alla contemplazione. Ma ciò non è altro che la continua apparizione dei suoi fantasmi femminili. Fino alla rievocazione di Luisa Baccara, la sua pianista amante, su cui secondo alcuni ricade la responsabilità del volo di Icaro che per poco non costò la vita al divino Gabriele. Spettacolo entusiasmante per la regia di Francesco Sala, con le belle scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta che evocano gli interni del Vittoriale su cui domina la scrivania del Vate dove scrisse le sue Storie segrete, aggiunte alle strepitose luci di Pietro Sperduti.

E infine c'è il protagonista Sylos Labini che impersona il poeta con grande maturità artistica e sapiente scavo psicologico che meriterebbe una definitiva consacrazione in un ruolo shakesperiano. Vivissimo successo.

D'ANNUNZIO SEGRETO - Roma, teatro Quirino, poi a Bologna al teatro Duse e al teatro Niccolini di Firenze.

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