Coletta incorona Amadeus: "Un quater? Perché no"

Il direttore di RaiUno già pensa al 2023, anche Mattarella si complimenta con il conduttore. Stasera le cover

Coletta incorona Amadeus: "Un quater? Perché no"

Ed è già Amadeus quater. Dopo gli altissimi ascolti registrati in questo Festival, non si può non pensare a un prolungamento del mandato del presentatore. Lo ha confermato il direttore di Raiuno Stefano Coletta stamattina in conferenza stampa. “Ho parlato con l’amministratore delegato Carlo Fuortes, e siamo concordi nel pensare alla possibilità che Ama continui questo viaggio. Mi sembra abbastanza inevitabile. Soprattutto perché ha portato il Festival su una nuova strada, un nuovo codice musicale, da cui non si può più prescindere”. Insomma il direttore incorona Amadeus. Anche se non dà la certezza perché “ora finiamo questo Festival, poi ne discutiamo”.

D’altronde pure Sergio Mattarella ha trovato il tempo per chiamare il presentatore e complimentarsi con lui. Tanto che Amadeus si è dovuto allontanare dalla conferenza per rispondergli. “Mi ha chiamato il Presidente - ha detto al rientro - quando ho visto lo 06 prefisso di Roma non volevo crederci. Il presidente ha seguito il Festival e si è complimentato. Si è commosso quando l’orchestra ha suonato il grande successo di Mina ‘Grande grande grande‘. Ha gradito il nostro omaggio, visto che era presente al suo ultimo concerto”.

Di questo passo per Amedeo Sebastiani (così si chiama all’anagrafe) si prepara non un quater, un settennato, come per il Presidente della Repubblica. E, pensare, che entrambi - con le dovute differenze - erano ritrosi ad accettare uno il bis e l’altro il tris. Mattarella non ne voleva proprio sapere, Ama voleva farsi pregare dopo lo sforzo eroico dello scorso anno in piena pandemia.

Ma il conduttore un’altra edizione - ecco magari un settennato no - se la merita proprio. Non solo sta facendo il Festival più visto negli ultimi 25 anni (nonostante le restrizioni dovute alla pandemia), ancora più di Fazio, Baglioni, Morandi e Carlo Conti, ma sta anche dimostrando che può stare su quel palco senza l’aiuto del suo scoppiettante amico Fiore. Che può volare alto contando solo su se stesso. Come ha fatto nelle ultime due sere. Che può liberarsi della nomea di “mediano” e fare solo il centravanti.

Certo, Fiore ha fatto benissimo a tornare la prima serata, per lanciare il Festival 2022, ma poi giustamente ha lasciato a lui tutta la scena. Amici resteranno per sempre, ma mica lo deve seguire per Festival. Al punto che il direttore di Raiuno immagina per lui altri show e non solo “I soliti ignoti”. Anzi “mandiamo Fiorello a fareI soliti ignoti - scherza - e Amadeus a fare il più grande show del lunedì sera…”, il Parlamento ha nominato Mattarella, il popolo degli spettatori ha nominato Amadeus.

Gli ascolti della terza serata lo dimostrano, ancora una volta: 9 milioni 360 mila persone, pari al 54.1% di share. La media delle prime tre serate risulta la più alta degli ultimi 25 anni.

Insomma numeri che dicono tutto.

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