Demi Lovato è un'artista che non conosce mezzi termini: stavolta, a doverla affrontare è la collega Taylor Swift, colpevole a suo dire di un atteggiamento antifemminista in relazione alle vicende giudiziarie di molestie, partite dalla denuncia di Kesha verso il produttore Dr Luke.
La questione perdura dallo scorso febbraio: mentre moltissime artiste - tra cui Lovato, ma anche Ariana Grande, Lady Gaga e Kelly Clarkson -non hanno avuto dubbi nel sostenere pubblicamente Kesha, Taylor Swift non è comparsa in quella folta schiera, attirandosi le critiche della ex star Disney. Tuttavia, la bionda cantante ha pensato bene di donare a Kesha 250.000 dollari per potersi pagare le spese processuali: il gesto non ha tuttavia impressionato Demi Lovato, che è recentemente tornata a parlare della questione in un'intervista.
"Ci sono donne con cui non vado d'accordo e va bene così. Credo - ha detto Lovato - che non ci si debba dichiarare femminista se poi non si agisce come tale. Ho un immenso rispetto per donne come Lena Dunham o Beyoncé, che hanno fatto degli stupefacenti gesti politici attraverso il proprio lavoro. Non mi fermerò dal dire cosa penso. Non ho problemi a difendermi da sola".
In pratica, per Demi Lovato, la donazione di Swift non conta, perché quello che una cantante dovrebbe fare è trasmettere nelle canzoni valori relativi a ciò in cui si crede."Sono anche pronta perché le femministe autoproclamate inizino a parlare o compiere gesti per i diritti delle donne", ha anche twittato Lovato.
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