La Disney usa la magia per rilanciare le sale

Clamoroso al Cibali, il cinema riparte. Dopo tanto tergiversare, con date annunciate e poi cancellate, con titoli che dovevano salvare l'estate più strana del grande schermo e poi velocemente riposti nel cassetto, forse ci siamo

La Disney usa la magia per rilanciare le sale

Clamoroso al Cibali, il cinema riparte. Dopo tanto tergiversare, con date annunciate e poi cancellate, con titoli che dovevano salvare l'estate più strana del grande schermo e poi velocemente riposti nel cassetto, forse (meglio non dare mai nulla per certo, di questi tempi) ci siamo. Nel giro di due settimane, tornano i «filmoni»: da ieri, con il disneyano Onward e, la prossima settimana, con l'attesissimo Tenet (arriva prima da noi che negli Usa). Gli esercenti di casa nostra proveranno, così, a riaggiustare i conti, mai così in rosso, sperando che il cinefilo saltuario decida di fidarsi, tornando nelle sale. Alla Disney va riconosciuto il coraggio di non aver fatto passare Onward tramite VOD, pur essendo un titolo che sicuramente avrebbe incassato bene con i noleggi (vedi il risultato ottimo di Trolls World Tour). Un «noi ci crediamo» che ora dovrà essere confortato dai biglietti venduti. Anche perché, particolare non trascurabile, il film merita eccome. Protagonista è Ian, un elfo adolescente, orfano di un padre praticamente mai conosciuto. Per il suo compleanno, però, riceve in regalo (postumo dal papà) un artefatto magico che gli consente, per 24 ore, di far tornare in vita il genitore defunto. Pensate se ognuno di voi possedesse un simile aggeggio per poter salutare chi se ne è già andato. Solo che tutto non va come dovrebbe, tanto da far apparire solo le gambe del babbo. Così Ian deve intraprendere una corsa contro il tempo, insieme al caotico fratello maggiore Barley (che non era riuscito a dire addio al padre morente) per materializzare il resto del corpo. Ce la faranno? Un film dalla trama semplice e lineare che fa riflettere su tanti temi, a partire dal come affrontare la mancanza di una figura paterna, con un invito a non scegliere la strada a volte più ovvia, ma meno efficace. Una pellicola che emoziona e fa sorridere, sorprende ed educa.

Un'accusa anche all'eccesso di comodità che finisce per castrare la fantasia, per non dire la magia. Disney/Pixar confeziona una bella celebrazione anche del genere fantasy, tra fratellanza e fiducia in sé. Applausi a scena aperta.

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