Donatella Rettore sulla mancata maternità: "In Italia è difficile adottare"

A Domenica In, Donatella Rettore si è raccontata a ruota libera, su vita privata e carriera, non risparmiandosi sui tentativi fatti per il raggiungimento della maternità

Donatella Rettore sulla mancata maternità: "In Italia è difficile adottare"

Lo scorso 26 gennaio 2020, è stata trasmessa la nuova puntata di Domenica in, talk show condotto da Mara Venier su Rai 1. E l'appuntamento tv in questione ha visto presentarsi, tra gli ospiti in studio, Donatella Rettore. La cantante e attrice originaria di Castelfranco Veneto e classe 1953 ha concesso un'intervista esclusiva dalla Venier, in cui si è raccontata a ruota libera su vita privata e carriera. Dopo aver vissuto ben 43 anni al fianco del marito, Claudio Rego, ha dichiarato che avrebbe voluto avere almeno un figlio, che però non è mai arrivato."Non ci è riuscito di fare un figlio, perchè sono talassemica e abbiamo detto meglio non provarci più”, ha dichiarato nel corso del suo ultimo intervento televisivo, senza nascondere quindi di aver provato in passato a raggiungere la maternità tanto desiderata.

Alla luce delle prime dichiarazioni rilasciate dall'ospite, la Venier ha incalzato quest'ultima sulle adozioni, chiedendole se avesse mai pensato di adottare un figlio. E la Rettore ha, dal suo canto, fatto sapere di aver provato ad adottare, seppur i suoi tentativi siano stati del tutto vani:“Sì, ma in Italia è sempre più difficile che altrove, perchè deve essere così difficile in Italia adottare un bambino che sta male? I bambini non devono passare per la burocrazia, se un genitore è in salute e ha la possibilità di mantenere un figlio è fatta”.

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Oltre ad aver riportato delle indiscrezioni sulla vita privata, l'artista ha anche ricordato i momenti salienti della sua carriera, che la vide debuttare sul palco del Festival di Sanremo nel lontano 1974, kermesse dove arrivò penultima.

Da sempre viene considerata una delle artiste più iconiche della musica italiana e, in risposta alle domande della Venier, non si è risparmiata, inoltre, sui particolari del suo make-up glitterato, che ha ideato spaccando delle palline da un albero di Natale:“Sono sempre stata così. Il mio truccatore è sempre lo stesso dall’88, ma prima ci pensavo io. Ho lanciato io la moda dei glitter”. Dietro il suo look sempre eccentrico e aggressivo, si nascondono, in realtà, delle insicurezze. "Ed è per quello che si diventa aggressivi", ha riferito Donatella Rettore. Circa la sfera affettiva, ha dichiarato di non aver mai avuto un rapporto idilliaco con la madre, la quale avrebbe voluto vederla realizzata come ingegnere nucleare:"Mia madre non è mai venuta ad un mio concerto. Mio padre conosceva tutti gli artisti ed era una persona aperta. Mamma si vergognava. E io mi dispiacevo. Sono stata sempre fedele alla sua morale. Prima di morire mi guardò e mi disse ‘sei sempre una bella ragazza’, da lì capii che era contenta, ma me lo ha detto solo alla fine”.

Donatella Rettore e il flirt con Red Canzian

Nel corso della sua ultima ospitata in casa Rai, è stato mandato in onda dalla regia - per lei - un filmato, registrato dal membro storico dei Pooh, Red Canzian. E nel video in questione, il cantante rivolge a Donatella Rettore il seguente messaggio: “Oggi, festeggi 40 anni splendidi splendenti della tua carriera, ti faccio gli auguri e i complimenti, sei dolcissima anche se lo racconti in modo diverso, sei una persona perbene. Ti conosco da giovanissimo, so bene chi sei”.

All'ascolto di quest'ultime parole, la Rettore non ha nascosto l'affetto e la stima che la legano al mittente del messaggio. Da giovanissimi avevano avuto un flirt e di recente hanno partecipato a Ora o mai più, in qualità di giudici. "Ci vogliamo veramente bene... - ha riferito, infine, sul rapporto maturato con Canzian, la Rettore-. Fidanzati? Ma così, io facevo scuola di pomeriggio, era già un mito tra noi adolescenti, era molto famoso in Veneto.

Un giorno me lo son trovato fuori scuola con la chitarra a tracolla, bello come il sole e mi chiese se mi poteva accompagnare alla stazione. L’avevo conosciuto al Piper dove suonava. Poi da questo è nata una piccola storia, ma anche una grande amicizia. E’ veramente un amico”.

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