Ospite della trasmissione I Lunatici di Rai Radio 2, Fabio Canino ha parlato del suo coming out, di diritti gay e del suo ultimo romanzo.
Il giudice di Ballando con le stelle ha rivendicato il fatto di essere stato uno dei primi gay dichiarati nella televisione italiana: "Il mio coming out avvenne in un momento in cui nessuno lo faceva, sembrava fossi l’unico gay in televisione". Fabio Canino scende poi nei particolari e ricorda come avvenne la sua dichiarazione: "Parlando al Costanzo Show di tradimenti io rivelai che ero stato tradito dal mio fidanzato". "Passò un bel messaggio, non era importante se a tradirmi fosse stato un uomo o una donna, ma semplicemente che anche io ero stato tradito, come le altre persone presenti su quel palco", ha aggiunto soddisfatto.
Canino ha raccontato di non avere brutti ricordi del periodo del suo coming out ma adesso, secondo il conduttore fiorentino, la situazione è cambiata in peggio: "Oggi invece c’è un rigurgito, se fino a un anno e mezzo fa i messaggi negativi erano tre su dieci ora sono cinque su dieci". Fabio entra nel dettaglio di questi messaggi: "Ci sono persone che scrivono frocio fascista o frocio comunista". E poi commenta ironico: "Sono anche un po’ confusi. Perché finché si tratta di frocio siamo d’accordo tutti, ma fascista proprio no".
Recentemente Canino ha dato alle stampe il libro "Le parole che mancano al cuore", un romanzo che racconta la relazione tra due calciatori di Serie A: "È una storia d’amore contrastata, mi piace raccontarla in un momento in cui si vuole distruggere qualunque tipo di differenza e di diversità".
Secondo Fabio, proprio il sentimento è l'unica risposta all'odio: "L’amore riguarda tutti. È l’unica chiave di comunicazione universale. Anche il peggior omofobo e il peggior razzista una volta nella vita si sarà innamorato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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