Perché Lilibet Diana "esiste" solo ora anche per la famiglia reale

Lilibet Diana, la figlia di Harry e Meghan, è stata aggiunta all’elenco degli eredi al trono con diverse settimane di ritardo ed è già polemica

Perché Lilibet Diana "esiste" solo ora anche per la famiglia reale

La figlia di Harry e Meghan, Lilibet Diana, è stata aggiunta alla linea di successione al trono inglese con circa sette settimane di ritardo e i tabloid si chiedono se questo non nasconda una precisa volontà della regina Elisabetta.

Lilibet Diana è ottava in linea di successione

Di solito, quando nasce un royal baby, il suo nome è già nella lista dei possibili eredi al trono e, di conseguenza, il sito web della casa reale viene subito aggiornato, aggiungendo anche il titolo del nuovo nato (se gli è stato concesso) e la posizione nella linea di successione. Il bimbo (o bimba), del resto, è un membro della famiglia che porta verso il futuro il nome dei Windsor. Una delle tante frecce nell’arco della dinastia e che ne garantisce la sopravvivenza. Facciamo qualche esempio. Il principe George e baby Archie sono stati inseriti nella lista a due settimane dalla nascita. Per il principino Louis ci erano voluti solo dodici giorni.

Perché per Lilibet Diana, secondogenita di Harry e Meghan, sono occorse addirittura sette settimane? (Ricordiamo, infatti, che la bambina è venuta al mondo il 4 giugno 2021). I tabloid come il Daily Mail, che hanno riportato la notizia, si chiedono se questo apparente ritardo non nasconda una vendetta, una ripicca della regina Elisabetta contro i Sussex. Forse la royal family vuole cercare di estromettere del tutto i duchi e la loro discendenza?

Le interviste della coppia e l’annuncio dell’uscita dell’autobiografia del principe Harry, prevista per la fine del 2022, hanno indispettito la corte a tal punto da escludere anche Lilibet Diana dalla linea di successione? Il giornalista Chris Ship, nel podcast Royal Rota citato da Insider, ha commentato: “Viene da chiedersi perché ci è voluto così tanto tempo se tutto quello che occorre fare è premere un pulsante e inserire un numero diverso”. Domanda legittima.

Questione di religione?

Ci sono diverse ipotesi su questa strana attesa. Una, la più discussa, è di tipo religioso. Forse era necessario che Lilibet Diana fosse battezzata, in modo da dimostrare la sua appartenenza alla Chiesa Anglicana? No. Il battesimo non è un requisito vincolante per essere inseriti nella linea di successione al trono inglese, come ricorda Vanity Fair. L’appartenenza all’Anglicanesimo è necessaria per il re (o la regina) di Inghilterra, che non possono essere cattolici. Il motivo è semplice.

Le norme su cui si basa la linea di successione al trono britannico, ovvero l’Act of Settlement del 1701 (a cui seguirà la Succession to The Crown Act nel 2013), vennero stabilite per evitare che un cattolico discendente del casato Stuart riuscisse a sedersi sul trono britannico. Nel 1688, infatti, re Giacomo II Stuart (che era cattolico) venne deposto dal Parlamento e dovette riparare in Francia.

La sua politica, apparentemente troppo filocattolica, gli costò il trono. Il Parlamento non accettò come successore Giacomo Francesco Edoardo, il figlio del re, poiché anch’egli era cattolico. Il potere passò, quindi, nelle mani di Maria II che era sì figlia di Giacomo II, ma di religione protestante e di suo marito, Guglielmo III d’Orange.

Dimostrazione di potere?

Questa pagina di Storia (insieme a quella riguardante le scelte politiche e religiose di Enrico VIII) sta dietro al motivo per cui la linea di successione al trono britannico stabiliva che chiunque fosse cattolico o sposasse un cattolico, dovesse rinunciare ai diritti di successione. Nel 2011, però, questa regola venne abrogata, insieme a quella riguardante il sesso del futuro sovrano (i maschi non “scavalcano” più le femmine nella lista degli eredi). Dunque non è mai stato un problema per Lilibet Diana o per Harry e Meghan.

Un caso di estromissione dalla linea di successione si verifica ancora se il royal baby è figlio di genitori non sposati. Tra l’altro un eventuale matrimonio, successivo alla nascita del bambino, non cambierebbe affatto lo status di questi. Evidentemente, però, questa non è la situazione di Lilibet Diana. L’ottavo posto nella linea del casato Windsor le spetta di diritto. Harry e Meghan non sono più altezze reali, ma questo conta poco nei fatti. I Sussex fanno ancora parte della royal family.

Come spieghiamo questo ritardo di sette settimane? Forse c’è una ragione molto più diretta e semplice.

Sua Maestà ha voluto dare sfoggio del suo potere, far capire a Harry e Meghan che è lei a tenere la Corona sul capo e lo scettro in mano e che non esiterà a usare la sua autorità se i duchi dovessero di nuovo infangare la Corona. La regina Elisabetta avrebbe infranto una tradizione (non una legge) per offrire una presunta “dimostrazione muscolare” che i Sussex farebbero bene a non sottovalutare.

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