Fiorella Mannoia: "Gli attentati a Bruxelles? Siamo noi a farci odiare"

L'attentato a Bruxelles? Per la cantante è "il risultato dell’andare in giro per il mondo a destituire presidenti, a metterci nelle condizioni di farci odiare"

Fiorella Mannoia: "Gli attentati a Bruxelles? Siamo noi a farci odiare"

"Devo constatare che siamo in guerra, loro ammazzano noi e noi ammazziamo loro, questo è davanti agli occhi di tutti". Durante il programma di Rai Radio2 Un Giorno da Pecora, Fiorella Mannoia accusa l'Occidente di essere la causa dedel barbaro attacco all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. "Questa è una nuova guerra - spiega - noi li ammazziamo in modi diversi e loro hanno il loro modo di ucciderci. I nostri morti per i loro".

La Mannoia accusa apertamente l'Occidente di essersela andata a cercare. A suo dire l'attacco a Bruxelles è "il risultato dell’andare in giro per il mondo a destituire presidenti, a metterci nelle condizioni di farci odiare". "Abbiamo bombardato un paese sovrano e abbiamo destituito Gheddafi, lasciando la Libia nel caos più totale. Ora ne stiamo pagando le conseguenze - continua la cantanete ai microfoni di Radio2 - chi le paga sono i cittadini comuni". E si affretta a puntualizzare: "Non c’è giustificazione quando si ammazzano degli innocenti, ma siamo in guerra, questa è una guerra".

Quindi conclude: "In Siria ci sono migliaia di cittadini morti uccisi da bombardamenti, perché loro non sono essere umani innocenti come noi? Bisogna avere la stessa pietà per i nostri morti come per i loro. La comunicazione non li mette sullo stesso piano: quando accadono cose in occidente ci spaventiamo, ma anche quelle sono famiglie".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica