Gad Lerner fa cilecca: "L'Infedele" solo al 3%

Punta tutto sul gossip per screditare il Vaticano, ma fallisce nel suo intento: share ai minimi per Gad

Un vero e proprio flop. Senza scuse. Di ritorno dalle vacanze estive, gli ascoltatori di Gad Lerner non si sono dimostrati fedeli all'Infedele. Basta dare un'occhiata ai numeri di ieri sera per capire che il programma in prima serata su La7 è in fortissima crisi: L'Infedele, alla sua prima puntata di ritorno dalla pausa estiva, ha confezionato un insuccesso senza precedenti. A mala pena s'è arrancata attorno a un misero 3%. Insomma, un esordio low profile.

Termini di ascolti in forte ribasso. Ancor più in basso rispetto allo scorso anno quando, sulla scia dell'antiberlusconismo, Lerner era riuscito a vivacchiare - proprio come tutta l'immensa pletora di anti Cav militanti che da anni hanno vissuto sulle critiche e i gossip contro l'ex presidente del Consiglio. Adesso che Silvio Berlusconi non è più a Palazzo Chigi lo share è in netto ribasso. Ne risentono un po' tutti quanti, i media progressisti. Ieri pomeriggio Gad Lerner, che in serata si è presentato in studio con una lunga barba brizzolata, aveva provato a lanciare la puntata d'esordio cercando la polemica più ovvia in questo momento: Chiesa, gossip sul Santo Padre e polemiche etiche (con tanto di tirata per la tunica al defunto cardinale Carlo Maria Martini). Sul blog Il bastardo, il giornalista de La7 aveva lanciato la prima puntata del suo programma scrivendo: "Scusateci se non vi parleremo di Beppe Grillo".

Partendo dai funerali dell'ex vescovo di Milano, celebrati ieri pomeriggio in Duomo, Lerner ha infatti provato ad approfondire il rapporto tra politica e religione. Tra gli ospiti: Antonio Socci, Gianni Vattimo, Adriano Prosperi e Gianluigi Nuzzi. Uno dei temi della discussione riguardava il caso Vatileaks. Ma nemmeno i "corvi" sembrano aver portato bene a Lerner, se non una sonora smentita da parte di Angela Ambrogetti, giornalista freelance che collabora anche con Tempi (leggi l'articolo). Il risultato? Una bocciatura a 360 gradi: lo share è stato il media del 3,14% con oltre 652mila telespettatori e oltre 4,4 milioni di contatti complessivi (4.452.394).

L'anno scorso Lerner aveva incentrato la prima puntata sulla crisi economica (il titolo era "Ad un passo della bancarotta") e aveva incassato tre volte tanto (in media il 9.06% di share). Nella passata edizione molte puntate erano state sopra il 15%.

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