"I direttori di rete scelgono i conduttori al supermercato. I personaggi tv e i calciatori? Se muoviamo soldi, ci spetta una fetta di torta. Il sistema dei compensi tv è marcio e immorale alla base". Gaia De Laurentiis davvero arrabbiata e senza peli sulla lingia si sfoga ai microfoni de I Radioattivi su Radio Club 91: "Se un programma guadagna, una parte consistente spetta anche a chi ha permesso gli ascolti".
Il ricordo di Gaia va a Target: "Bei tempi quelli, soprattutto perché lavoravo due ore a settimana e basta. Guadagnavo solo 500 mila lire a puntata e una volta il produttore mi raggiunse in camerino mi disse che, anche se andava contro i suoi interessi, dovevo svegliarmi, perché guadagnavo troppo poco e dovevo adeguarmi agli ascolti pazzeschi. Sui compensi dei personaggi televisivi c'è un grandissimo equivoco come anche sui calciatori: non si tratta di pagare quello che fai, perché altrimenti il compenso è sproporzionato, assurdo e immorale. Il punto, piuttosto, è che intorno ad un personaggio televisivo, come ad un calciatore si muovono talmente tanti soldi, che semplicemente quella fetta di torta va distribuita.
Una situazione peggiore che per gli attori: "Noi attori protestiamo perché ci riteniamo una categoria trattata male ma i conduttori sono trattati peggio, è un signor mestiere, difficilissimo che non so fare e anzi mi fa stare male.
E non c'è cura, si butta a farlo chiunque e spesso i direttori di rete si comportano come al supermercato: non c'è cura nella ricerca dei talenti destinati alla conduzione né si fanno crescere. portandoli dalla mattina alla prima serata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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