"Ha l'afasia". Bruce Willis si ritira dal cinema

Sui social l'annuncio dei famigliari del popolare attore, oggi 67enne. "La malattia sta avendo un impatto sulle sue abilità cognitive". Così, il sofferto addio dopo una lunga carriera tra cinema e tv

"Ha l'afasia". Bruce Willis si ritira dal cinema

Bruce Willis abbandona le scene. L'attore di Trappola di cristallo, Unbreakable e Hard Kill, si ritira dalla recitazione a causa di una malattia che lo ha colpito: l'afasia, condizione che compromette la capacità di comporre o comprendere il linguaggio. A dare notizia della sofferta decisione sono stati i famigliari del popolare interprete, con un comunicato congiunto affidato ai social network.

"Agli incredibili fan di Bruce, come famiglia vogliamo condividere che il nostro amato Bruce sta avendo alcuni problemi di salute e gli è stato recentemente diagnosticata l'afasia, che sta avendo un impatto sulle sue abilità cognitive. Come conseguenza di ciò e dopo averci pensato a lungo, Bruce ha deciso di fare un passo indietro nella carriera che ha significato così tanto per lui", si legge in un post pubblicato contemporaneamente dalle figlie dell'attore e dall'ex moglie, Demi Moore. Parole che hanno suscitato la reazione commossa degli utenti e dei fan dell'interprete di origini tedesche, nato 67 anni fa a Idar-Oberstein, in una base militare statunitense nella Germania Ovest.

"È un momento molto difficile per noi e apprezziamo il vostro amore, la vostra compassione e il vostro sostegno. Lo stiamo affrontando come una famiglia unita e vogliamo coinvolgere i fan perché sappiamo quanto Bruce Willis significhi per voi e quanto lui stesso tenga a voi. Con amore, Emma, Demi, Rumer, Scout, Tallulah, Mabel e Evelyn", hanno concluso i famigliari di Bruce Willis, divo di alcuni popolari film d'azione diventato per molti "John McClane", il personaggio immaginario da lui interpretato nella serie cinematografica Die Hard. Una figura irriverente, a tratti pure comica, che aveva consacrato l'attore sul grande schermo.

Ora, dopo una lunga carriera tra cinema e tv, l'addio alle scene accompagnato da quella diagnosi resa pubblica proprio oggi: afasia. Una malattia che può riguardare sia la capacità di esprimersi, sia quella di comprendere il linguaggio, parlato o scritto.

In genere tale patologia compare all'improvviso dopo un ictus o un trauma cranico, ma può anche svilupparsi lentamente insieme a un tumore cerebrale o a una malattia neurodegenerativa. Di fronte a una simile prognosi, impossibile per il celebre attore continuare a far sognare e divertire il pubblico davanti alla macchina da presa.

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