Neppure il più ingenuo avrebbe mai pensato che una volta volati in Canada Harry e Meghan sarebbero stati lasciati in pace dai paparazzi. Al contrario. Può sembrare paradossale, ma forse se Harry fosse rimasto a corte la sua vita avrebbe suscitato meno scalpore. Il sito Royal Central sottolinea che la coppia sarebbe già cinta d’assedio dai paparazzi, neanche rappresentasse l’ultimo baluardo del Commonwealth oltreoceano. In questi giorni abbiamo visto diverse foto di Meghan a spasso con il piccolo Archie e con i suoi bellissimi cani Guy e Oz.
Poi abbiamo osservato quello che sembrerebbe uno scatto rubato del principe Harry appena atterrato in Canada con berretto e zainetto. Proprio questi scatti sarebbero risultati sgraditi a Harry e alla stessa duchessa. Il principe teme che si ripeta la storia infinita e problematica tra i paparazzi e Lady Diana. Uno dei timori che sarebbero alla base della sua decisione di fare un passo indietro rispetto al ruolo di membro senior dei Windsor. Per questo motivo Harry e Meghan hanno scritto una lettera rivolta ai paparazzi e consegnata dai loro legali. Non si tratta, quindi, di una missiva di cortesia, ma di un vero e proprio monito, come spiega La Repubblica.
Harry e Meghan accuserebbero i fotografi di continuare a perseguitarli, di essersi accampati vicino la loro casa sull’isola di Vancouver, perfino nascosti tra i cespugli e di aver usato obiettivi potenti per spiarli mentre erano all’interno della loro abitazione, scattando fotografie illegalmente. Dagli scatti si vede bene anche un altro dettaglio: i Sussex sono sempre circondati da guardie del corpo. Naturalmente non possono neppure pensare di andarsene in giro senza scorta, questione peraltro già regolata dagli accordi con la regina Elisabetta. Tuttavia non sappiamo se le guardie siano canadesi o inglesi e, soprattutto, chi le pagherà per il loro lavoro.
Per il momento non ci sono nemmeno notizie di azioni legali concrete, ma la lettera dei duchi ai paparazzi rappresenta un primo avvertimento in tal senso. Non è la prima volta che Harry e Meghan tentano di difendere la loro privacy. Nel 2019 i duchi intrapresero e vinsero una battaglia contro Splash News, testata giornalistica accusata di aver fotografato l’interno e l’esterno del Cotswolds Home, in cui erano i Sussex, senza permesso. In quel momento, però, Harry e Meghan si trovavano ancora in Gran Bretagna ed erano sottoposti alle leggi inglesi.
Come spiegano La Repubblica, in Canada le leggi per questo tipo di casi non sono troppo stringenti e, comunque, vige una grande attenzione per il diritto di cronaca, più che per la privacy. Per i canadesi la libertà di stampa è molto importante e la lettera di Harry e Meghan potrebbe essere interpretata come un attacco a questo diritto. Per il Canada la situazione dei Sussex potrebbe essere un banco di prova, un modo per testare l’attuazione concreta delle leggi in materia di libertà di stampa e di riservatezza, ma anche una matassa difficile da sbrogliare.
La presenza della coppia in Nord America potrebbe perfino scatenare qualche incidente diplomatico. L’esito di tutta questa vicenda è ancora incerto.
Per ora possiamo solo ricordare quanto stabilito nella privacy policy del sito di Harry e Meghan: “Le loro altezze reali riconoscono che i loro ruoli come membri della royal family sono soggetti a interesse e accolgono i resoconti dei media onesti e accurati…allo stesso modo, come ogni membro della società apprezzano la privacy in quanto individui e famiglia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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