Harry Potter e i doni della morte: il vero significato di Voldemort

Con Harry Potter e i doni della morte - Parte II si chiude la saga principale tratta dai libri di J.K. Rowling che rivela anche il vero significato di Voldemort

Harry Potter e i doni della morte: il vero significato di Voldemort

Harry Potter e i doni della morte - Parte II è l'ultimo capitolo della trasposizione cinematografica dei romanzi firmati da J.K. Rowling. La pellicola, che andrà in onda questa sera alle 21.16 su Italia 1, è inserita all'interno della maratona che il canale Mediaset ha dedicato al mondo di Hogwarts e che proseguirà anche con i primi due capitoli di Animali Fantastici e dove trovarli.

Harry Potter e i doni della morte - Parte II, la trama

Dopo aver perso il fidato amico Dobby, Harry (Daniel Radcliffe) è più che mai determinato a portare a termine la missione che gli è stata affidata da Albus Silente prima della morte: trovare gli Horcrux, gli oggetti di magia oscura che contengono l'anima di Voldemort, e distruggerli per avere l'occasione di uccidere il Signore Oscuro una volta per tutte e far tornare la pace nel mondo magico.

Insieme a Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson), Harry non dovrà trovare solo gli oggetti di magia nera, ma anche l'arma necessaria a distruggerli, la spada di Grifondoro, che è conservata in un luogo sicuro e difficile da espugnare. Le loro ricerche, inoltre, li condurranno fino alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, dove agli studenti verrà chiesto di scegliere da che parte stare e di combattere non solo per la loro scuola, ma anche per la libertà che essa rappresenta. Harry, intanto, dovrà capire il vero significato dei doni della morte, mentre una grande rivelazione cambierà la sua prospettiva su uno dei personaggi cardine della saga.

Il vero significato del nome di Voldemort: gli indizi di J.K. Rowling

Harry Potter e i doni della morte - Parte II è il capitolo conclusivo di una saga che andata crescendo anno dopo anno. Dal primo libro, Harry Potter e la pietra filosofale, la serie ha continuato a maturare insieme ai suoi giovani protagonisti e quella che sembrava una semplice storia su un bambino con dei poteri magici si è tramutata nell'allegoria della continua lotta del bene contro il male e di come la sete di potere possa condurre alla distruzione.

Una tematica, quest'ultima, che ben si sposa con la figura di Lord Voldemort, l'antagonista della saga, che ha ereditato molti elementi da Sauron, il cattivo principale de Il signore degli anelli, con cui ha in comune tantissimi elementi. Primo tra tutti la capacità di "sopravvivere" dopo che tutti credono di averlo sconfitto. La saga di Harry Potter, infatti, inizia quando tutti pensano che Voldemort sia stato sconfitto quando Harry aveva solo un anno e la maledizione Avada Kedavra gli si era ritorta contro. Andando avanti con la storia si scopre che Voldemort ha continuato a esistere, sebbene senza una forma umana, proprio come avviene con Sauron. Tuttavia in Harry Potter il cattivo finisce per riprendere possesso del suo corpo e si scopre che la sua "non-morte" è stata possibile solo grazie a una magia oscura, perpetrata tramite gli omicidi, che gli ha permesso di spezzare la sua anima e di nasconderne i pezzi in oggetti colmi di magia oscura, gli Horcrux. E J.K. Rowling ha voluto dare proprio un indizio su questo aspetto, tanto da decidere di chiamare il cattivo della sua storia Voldemort.

Come viene riportato da Wired, J.K. Rowling ha dichiarato che molti indizi sulla natura di Voldemort erano già nascosti nella pronuncia corretta del nome. Sebbene nei film il nome venga pronunciato sempre con la T finale, il modo corretto di pronunciarlo è quello in cui la T è muta, mimando quella che sembrerebbe una pronuncia francese. In questo modo si otterrebbe un nome che potrebbe essere diviso in tre parole.

Voldemort diventerebbe dunque Vol de mort, una frase che in francese significa ladro/ingannatore della morte. In questo modo l'autrice aveva già dato un indizio del fatto che Voldemort era riuscito in qualche modo ad aggirare la morte e ad assoggettarla ai suoi piani, rendendosi quasi del tutto immortale.

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