È stata una notte d'inferno sull'isola di Stromboli e, stavolta, non a causa del vulcano. A quello i residenti sono abituati, i turisti lo mettono in conto. Ma un incendio che scaturisce per cause non riconducibili all'attività vulcanica, soprattutto in questo periodo, difficilmente può essere accettato dagli isolani. Tanto più quando si insinua l'ipotesi, sempre più vicina a certezza investigativa, che il rogo potrebbe essere scaturito da un errore di valutazione durante la ripresa di una ficton.
Nelle ultime settimane, infatti, sull'isola erano in corso le riprese della serie tv Protezione civile, che dovrebbe andare in onda sulla Rai, con protagonista Ambra Angiolini. Le fiamme sono state domate solo nelle ultime ore grazie all'intervento dei canadair, dei vigili del fuoco e dei volontari che sono arrivati in rinforzo agli abitanti sull'isola, prima che i danni potessero farsi più ingenti. Sono state decine le abitazioni evacuate, alcune anche a uso turistico, e sono attualmente in corso le ricognizioni per verificare se vi siano stati danni. Nella giornata di ieri è stata evacuata anche una spiaggia per sicurezza.
Sono ora in corso le indagini per accertare le responsabilità ma la rabbia dei cittadini è grande, perché sono andati in fiamme ettari di bosco e di terreni coltivati. La procura in mattinata ha deciso di aprire un'inchiesta. L'assessore regionale al Territorio e all'ambiente della Sicilia, Toto Cordaro, con una nota ha confermato le voci che si susseguono da ieri a Stromboli: "Incendio scaturito sul set della fiction sulla Protezione civile". Il regista Marco Pontecorvo sarà ascoltato vigili del fuoco, che poi relazioneranno alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto, perché quello che sarebbe dovuto essere un incendio dimostrativo, si è rapidamente trasformato in un rogo che a causa del forte vento ha avvolto la montagna.
"Non ci avevano detto che avrebbero appiccato un piccolo fuoco durante le riprese. Invece poi, non so chi, ha pensato di farlo. Forse perché rassicurato dalla nostra presenza, ma il forte vento di scirocco in pochi minuti ha fatto divampare il fuoco", ha dichiarato all'Adnkronos l'ingegner Salvo Cantale, responsabile emergenza dei vigili del fuoco della Regione siciliana, che si trova a Stromboli a coordinare il lavoro dei suoi colleghi. I vigili del fuoco pare fossero all'oscuro dell'intenzione di accendere un piccolo incendio per esigenze di produzione: "Glielo avremmo impedito". Una nota dei vigili del fuoco spiega che "rispetto alle notizie apparse ieri della presenza di una squadra dei vigili del fuoco sul posto al momento dell'incendio, in concomitanza della lavorazione di una fiction cinematografica, si precisa che il personale inviato per la relativa assistenza non era sul luogo delle riprese in quanto non era ancora stato dato il nulla osta all'inizio delle attività". Anche il comando locale dei forestali ha negato che sia pervenuta una comunicazione di accensione dei fuochi sull'isola, in località San Vincenzo.
Pure il sindaco di Lipari, sotto la cui amministrazione c'à anche Stromboli, Marco Giorgianni, ha negato di aver concesso le autorizzazioni per l'accensione di un fuoco: "Io non ho dato alcuna autorizzazione e non so se l'incendio è stato causato dalla troupe. Posso dire che le mie uniche autorizzazioni hanno riguardato le riprese lungo le stradelle. Per quel che mi riguarda mi determinerò eventualmente per la richiesta dei danni". In quelle ore il sindaco non si trovava sull'isola: "Sono subito andato a Stromboli ieri sera con un gommone. È stato un miracolo che non ci sono vittime ma il merito va senza dubbio alla cittadinanza che ha lottato contro le fiamme come non mai. Io non ho dato alcuna autorizzazione alla troupe. Quell'area non è di mia competenza essendo una riserva naturale orientata e quindi sotto il controllo della forestale". Giorgianni ha aggiunto: "Adesso vogliamo capire eventuali responsabilità. I nostri avvocati sanno cosa sì deve fare".
Il deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, su Facebook ha commentato l'accaduto: "È urgente che la Rai faccia chiarezza su ciò che è accaduto a Stromboli, un disastro ambientale gravissimo per l'incendio che, secondo notizie diffuse da ieri ma per il momento non confermate, sarebbe divampato dal set di una fiction del servizio pubblico che si sta girando sull'isola, dove si sarebbe simulato un rogo". Il consigliere ha aggiunto: "La Rai dica ufficialmente cosa è successo, è inspiegabile questo silenzio. Presenterò un'interrogazione in commissione di Vigilanza. Occorre prevedere subito i necessari indennizzi, perché Stromboli, gli isolani e i cittadini che hanno casa sull'isola hanno subito un danno enorme, addirittura vedendo messa a rischio l'incolumità propria e delle abitazioni".
In giornata è arrivata una nota dell'azienda televisiva dello Stato, in cui si specifica che la Rai non ha "alcuna responsabilità nella produzione esecutiva della serie 'Protezione civile' nell'isola di Stromboli". Nella nota si legge ancora: "L'attività non vede impegnati personale e mezzi dell'Azienda. La produzione esecutiva della serie televisiva viene organizzata e realizzata, in modo indipendente dalla Rai, dalla società '11 marzo'".
In quelle stesse ore è stata anche registrata la ripresa dell'attività vulcanica sull'isola: "Le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 14:11 un'esplosione di intensità maggiore rispetto all'ordinario da varie bocche dell'area centro-meridionale della terrazza craterica.
L'attività ha prodotto una significativa emissione di materiale piroclastico grossolano che ha ricoperto una parte della terrazza craterica e ha raggiunto probabilmente anche il Pizzo; la nube di cenere prodotta si è diretta verso i quadranti meridionali. Il fenomeno si è esaurito dopo circa quattro minuti".
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