Instagram, ecco quanto guadagnano i vip con i nostri "mi piace"

Ti sei mai chiesto perché i personaggi famosi sponsorizzano vestiti, cibo, accessori sul loro profilo Instagram? Semplice, perché vengono pagati profumatamente per farlo.

Instagram è il social network delle foto che ci permette di seguire costantemente i personaggi famosi. Molto spesso vediamo i nostri vip pubblicizzare e sponsorizzare marchi e in modo subdolo ci invitano ad acquistarli. Ecco dietro a queste foto girano un sacco di soldi. Infatti, secondo quanto rivelato da Mariann Hardey, esperta di marketing della Durham university, i vip con più di 1000 seguaci vengono contattati dalle grandi aziende e a seconda dei "mi piace" che ricevono sulle foto vengono pagati.

"Le ragazze tra i 18 e i 29 anni che vivono nelle grandi città e postano immagini di cibo, moda e fitness – spiega Mariann Hardey – sono i profili che possono guadagnare di più. Molte modelle, infatti, quando promuovono marchi e prodotti nei loro scatti, non lo fanno per paicere ma perché sono pagate". Ogni brand sigla singoli contratti e le cifre sono segrete, ma si possono comunque fare un po' di conti in tasca ai vip digitali grazie alla fotografa newyorkese Liz Eswein.

Liz si è iscritta a Instagram nel 2011 e ha scelto come nome @NewYorkCity. In poco tempo è diventata seguitissima e oggi può contare su una platea di 1,3 milioni di fedelissimi. Per ogni lavoro sponsorizzato, oltre a una cifra che varia a seconda del numero di foto richieste, Liz chiede un dollaro per "like". Alcune delle sue immagini raggiungono facilmente i 20 000 "mi piace" ovvero 20mila dollari di incasso.

Le cifre, quando si parla di super star, si fanno imbarazzanti.

Selena Gomez, ammirata da oltre 73 milioni di persone nel mondo, ha realizzato una serie di foto per Vanity Fair e Louis Vuitton che hanno ricevuto in media due milioni di "like". Cifre analoghe anche per Taylor Swift e Justin Bieber. Insomma, quando i vip ci ringraziano perché li seguiamo e mettiamo "mi piace" alle loro foto, ora sappiamo il perché.