Meghan Markle non diventerà cittadina britannica, almeno per il momento. Il Daily Mail spiega che la duchessa di Sussex ha perso la sua occasione. Non ha mai fatto richiesta per ottenere il nuovo passaporto e, comunque, non avrebbe neppure i requisiti necessari per farlo. Già nel 2017, quando Harry e Meghan non erano ancora sposati, i tabloid e i fans cominciarono a formulare le prime ipotesi sul giorno in cui l’ex attrice americana sarebbe diventata britannica a tutti gli effetti. A quell’epoca perfino un portavoce dei Windsor disse alla CNN che Meghan Markle, pur impegnata con i preparativi per le nozze, stava pensando di avviare la procedura per ottenere la nuova cittadinanza.
Tutti ci chiedevamo se la duchessa avrebbe conservato la doppia cittadinanza, oppure rinunciato a quella americana. Con il passare del tempo, però, perfino le pietre si sono rese conto che questo era l’ultimo dei problemi di Harry e Meghan. La vita a corte non aveva nulla della fiaba che, forse, la Markle si era aspettata. L’8 gennaio 2020 a Buckingham Palace esplose la bomba della Megxit. Nulla sarebbe stato come prima. I Sussex si trasferirono in Canada e i giornali cominciarono a dubitare del fatto che Meghan Markle volesse (e potesse) ancora ottenere la cittadinanza britannica.
Il piccolo scandalo sul guardaroba della duchessa, rimasto a Toronto, non fece che acuire i sospetti. Neppure l’evidenza può contraddirci. Non risulta, infatti, che Meghan abbia mai avanzato alcuna richiesta formale per la cittadinanza britannica. Comunque, se lo facesse oggi, non la otterrebbe. Non ne ha i requisiti. Secondo le leggi britanniche, infatti, per aspirare al passaporto blu occorre aver trascorso nel Regno Unito almeno 270 giorni per i tre anni precedenti alla domanda ufficiale. Insomma, è necessario che la patria di Sua Maestà diventi la residenza principale dell’aspirante suddito.
Meghan Markle non ha mai rispettato questa clausola. Trasferitasi a Londra il 21 novembre 2017, avrebbe potuto avviare le procedure per la cittadinanza il 21 novembre 2020, se la Megxit non avesse sparigliato le carte. I duchi di Sussex, come ben sappiamo, hanno abbandonato Londra molto prima dei tre anni stabiliti dalla legge. Non solo. Già nel 2019, quando i duchi vivevano ancora a corte, i tabloid evidenziarono quanto i loro frequenti tour all’estero avessero già compromesso il buon esito di una eventuale richiesta di cittadinanza da parte di Meghan.
Prima della Megxit Meghan Markle poteva contare su un visto che le consentiva di vivere nel Regno Unito e che doveva essere rinnovato ogni due anni. È probabile che, ormai, non le serva più. Certo, i Sussex hanno chiesto di prolungare l’anno di transizione concesso dalla Regina affinché possano riflettere sulle loro scelte di vita future e, perché no, tornare sui loro passi. Questa richiesta, però, non sembra dettata dal desiderio di tornare a vivere stabilmente a Londra. In realtà pare più un tentennamento della coppia. Chi si aspetta di veder salire i duchi sul primo aereo diretto in Gran Bretagna, potrebbe rimanere deluso.
I Sussex vogliono essere indipendenti economicamente, ma non riescono a recidere l’ultimo legame con la royal family. Del resto si tratta di un legame che dà lustro all’immagine patinata che vogliono crearsi. Forse sperano ancora che Sua Maestà trovi un modo per lasciarli liberi, seppure all’interno della famiglia. Una “mezza misura” discutibile, su cui Elisabetta II non intende cedere e che, in effetti, non gioverebbe alla Corona (oltre al fatto che è quasi impossibile attuarla).
Meghan Markle è davvero interessata alla cittadinanza britannica? Lo è mai stata? Queste sono le domande che potrebbero farci intuire meglio le intenzioni attuali dei Sussex.
La richiesta di cittadinanza può sembrare una banalità, un dettaglio rispetto al guaio della Megxit. Non del tutto, però, visto che richiede una seria riflessione sul futuro di chi la richiede. Un futuro che, forse, Meghan Markle non ha mai immaginato a Londra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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