«L'amica geniale» atto d'amore per Napoli

Dato il grandissimo successo riscosso dalla tetralogia di Elena Ferrante pare proprio siano tornati di moda quelli che un tempo venivano chiamati romanzi d'iniziazione. Non c'è dubbio che L'amica geniale si configuri come un'immersione nell'infanzia del mondo e insieme come un atto d'amore nei confronti della città di Napoli. Vista attraverso lo specchio bifronte delle due protagoniste che si sdoppiano e contemporaneamente si riflettono l'una nell'altra. Logico quindi che una delle nostre migliori interpreti, Anna Bonaiuto, abbia pensato di dedicare una lettura spettacolo a questo particolare e insolito testo. Che offre all'interprete il privilegio di connotarsi in una personalità che oscilla all'interno di uno spazio complesso che non può avere né inizio né fine. Anche perché sia Lila che Elena sono sovrastate dal magma incandescente di Partenope. Napoli ne controlla il passo e ne sovrasta il cammino, dato che l'ispirazione di questo racconto fatto per immagini si rifà ad Anna Maria Ortese e alle grandi saghe femminili dell'Ottocento, specie quelle anglosassoni.

Anna Bonaiuto, la quale già in passato nel film Amore molesto ha esplorato il mondo di Elena Ferrante, si immerge profondamente in questa nuova impresa con una pazienza da miniaturista. In una prova stupefacente che trova riscontro nei grandi applausi del pubblico.

L'AMICA GENIALE - di Elena Ferrante con Anna Bonaiuto. Mantova, Festival della Letteratura.

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