L'incredibile storia del falsario di Vermeer

Han van Meegeren, ai più, dirà poco o niente. Anche a chi è appassionato d'arte, magari di Vermeer, il nome rimarrà ignoto

L'incredibile storia del falsario di Vermeer

Han van Meegeren, ai più, dirà poco o niente. Anche a chi è appassionato d'arte, magari di Vermeer, il nome rimarrà ignoto. Eppure, a suo modo, ha fatto la storia della pittura, anche se per motivi diversi e meno nobili. Il nostro Han, infatti, è stato definito, da molti, come il più grande falsario nel campo della pittura. Artista fallito, van Meegeren si specializzò nel ricopiare fedelmente gli originali dipinti da Veermer. Impadronendosi talmente della sua tecnica, da avere un'idea truffaldina: recuperando vecchie tele del '600, usando materiale utilizzato trecento anni prima, il falsario riuscì a dipingere, come minimo, sei quadri nuovi, fregando i critici che li riconobbero autentici, vendendoli poi come delle autentiche opere di Vermeer. Uno di questi, ribattezzato Cristo e l'adultera, venne comprato, per una cifra spropositata, da Hermann Göring. Il film, diretto Dan Friedkin, parte dal ritrovamento di questo quadro, tre settimane dopo la caduta del Reich. Siamo nei Paesi Bassi e Piller, un ex luogotenente della Resistenza olandese, che indossa ora un'uniforme alleata, sta indagando, con i canadesi, per capire chi abbia venduto il dipinto. L'indagine lo porta a van Meegeren (un Guy Pearce che a volte sbraca), ma anche il governo olandese sta cercando l'uomo per processarlo come collaborazionista con i nazisti e condannarlo a morte. Dopo varie vicissitudini, si finisce in tribunale, dove tutto fa pensare che per l'artista la fucilazione sia dietro l'angolo. Sarà proprio Piller a difendere l'uomo, rivelando alla corte la verità, sotto gli occhi increduli dei presunti esperti. Una storia vera, un po' romanzata in alcune parti.

Ad esempio, van Meegern, per dimostrare di essere l'autore dei falsi, dipinse nell'aula del tribunale un Gesù nel tempio, che gli valse l'assoluzione, trasformandolo in eroe olandese, fino alla sua morte, avvenuta poche settimane dopo; fatto che non è riportato nelle pur due ore di film. Poco male. Resta l'incredibile vicenda che questo titolo, pur non girato in maniera impeccabile, ha il merito di far conoscere al grande pubblico.

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