Lino Banfi commissario dell’Unesco: ma nessuno lo chiama

Dopo la sua nomina, nessuno, nè dall'Unesco nè da Di Maio lo ha più cercato, così Lino Banfi, nominato rappresentate italiano all'Unesco, è sceso in campo per conto suo

Lino Banfi commissario dell’Unesco: ma nessuno lo chiama

Eh sì, nessuno fino ad ora lo ha cercato, o chiamato per mettere in “pratica” la sua nomina a Commissario Italiano per l’Unesco, sbandierata a gran voce da Luigi Di Maio quando lo ha presentato alla stampa.

Neanche lui si è più fatto vivo, così Lino Banfi, il “Nonno Libero” per tutti, ha rilasciato una divertente intervista al Corriere della Sera, in cui racconta cosa è successo realmente. “Nessuno dell’Unesco mi ha chiamato e alla fine sono andato io. Mi sono presentato a Franco Bernabè e gli ho detto: che vogliamo fare?” così inizia a raccontare Banfi il suo imbarazzo per questa nomina che lui ha preso molto seriamente, ma che sembra interessare a pochi.

“Bernabè mi ha spiegato che fino ad ora c’è stata una riunione con i membri del 2017 e del 2018 e che ce ne sarà un’altra nel 2019. ‘Porca puttena’, si lavora tanto” commenta Lino Banfi basito da questa risposta.

“Sono stato commissario per l’Unicef per cui ho fatto campagne di raccolte fondi, quindi ho chiesto: ma non devo fare neanche uno spot? -continua- No.

mi hanno risposto, neanche gli incontri con le scuole ma, ‘Abbiamo grandi obiettivi per l’Agenda 2030!” e a questa bizzarra risposta Banfi ha replicato: “Ho solo 82 anni ho bisogno di sapere se servo di mattina o di pomeriggio. E che cavolo, avrò un sacco di impegni”.

Ma è quando si parla di Di Maio che Banfi dice: “Non l’ho più sentito, forse incontrerò il ministro Bonisoli”.

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