Maria De Filippi: dopo l'attentato mai più in auto con Maurizio Costanzo

Sono trascorsi 25 anni dall'attentato di via Fauro: Maria De Filippi ricorda quanto vissuto con Maurizio Costanzo, svelando di non essere mai più salita in auto con lui

Maria De Filippi: dopo l'attentato mai più in auto con Maurizio Costanzo

Ospite a "Che Tempo Che Fa", Maria De Filippi ha ricordato l'attentato di via Fauro che la coinvolse 25 anni fa insieme a Maurizio Costanzo: un giorno che non ha mai dimenticato, in seguito al quale non è mai più salita in auto con il marito e ha dovuto ricorrere all'ipnosi per tornare a dormire.

Era il 14 maggio 1993 quando in via Ruggero Fauro, a Roma, esplose un'autobomba con circa 100 chilogrammi di esplosivo: l'attentato non provocò vittime ma ventiquattro feriti, tra cui l'autista e una delle guardie del corpo private che accompagnavano Maurizio Costanzo e la sua compagna Maria De Filippi. All'epoca, il giornalista era fortemente impegnato nelle sue trasmissioni televisive nel contrastare i messaggi mafiosi: al passaggio della loro auto scoppiò l'ordigno, ma la conduttrice spiega come inizialmente non avesse compreso cosa fosse accaduto.

"Non avevo capito cosa fosse successo. Pensavo fosse scoppiata una caldaia. Mio padre mi fece promettere che non sarei più salita sulla stessa auto di Maurizio e non l'ho più fatto. Non posso tradire una promessa fatta a mio padre", ricorda la moglie di Costanzo. "In macchina con me c'era anche il mio cane. Istintivamente lo feci uscire, per farlo scappare lontano. Poi uscimmo dalle auto, stavamo tutti bene. Recuperai il cane e tornai a casa con l'autostop. Ero talmente convinta che fosse una caldaia che avvertii subito i miei genitori per non farli preoccupare".

Scoperto che si era trattato di un attentato organizzato dalla mafia, la conduttrice ha vissuto per diverso tempo con l'ansia di un nuovo attacco, rivelando di aver fatto ricorso all'ipnosi per riuscire a dormire nuovamente.

Momenti davvero difficili, dopo i quali chiese al compagno di non parlare più di mafia durante le sue trasmissioni televisive, richiesta che solo inizialmente fu soddisfatta: "Io fossi stata in lui non ne avrei parlato mai più. Probabilmente chi fa il giornalista ha questa spinta. Io no", ha sottolineato Maria.

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