Mengoni, Gualazzi e Molinari convincono tutti

Non solo polemiche e politica. Trionfano i brani che la critica aveva preannunciato come favoriti per la finale

Mengoni, Gualazzi e Molinari convincono tutti

A parte le battute politiche (e Crozza) ieri sera al Festival di Sanremo è andata in scena anche la musica. Due brani per ciascun cantante, una autentica sfida non solo per l’interprete ma anche per il pubblico di telespettatori. E a trionfare sono stati tanti brani che la critica aveva già preannunciato come favoriti alla vittoria finale.

Ad esempio ‘L’essenziale’ di Marco Mengoni che il pubblico (e la sala stampa) ha preferito a ‘Bellissimo’, scritto dalla coppia Pacifico e Gianna Nannini, grande sconfitta della prima serata. Oppure il convincente ‘Sai (che basta un sogno)’ di un Raphael Gualazzi in crescita esponenziale. E se ha sorpreso l’esclusione del brano inedito di Lelio Luttazzi interpretato dalla coppia Simona Molinari e Peter Cincotti (è passato ‘La felicità’), nel caso di Daniele Silvestri è stato rispettato il pronostico visto che ha “vinto” il suo brano più imprevedibile, quel ‘A bocca chiusa’ che in scena è stato tradotto anche nel linguaggio dei segni dal grande esperto Vicini. Invece a patire i pronostici sono stati gli imprevedibili Marta sui Tubi: tutti avrebbero garantito il passaggio del loro pezzo più scherzoso, ossia ‘Dispari’, e invece il voto ha promosso la più prevedibile ‘Vorrei’, da loro stessi definito come una “confessione laica”.

Insomma, il Festival è stato un’incognita che il pubblico televisivo (a proposito: chissà come saranno i dati di ascolto) ha iniziato a conoscere nel corso della prima serata.

E se Maria Nazionale porta a casa una vittoria dialettale (‘E’ colpa mia’, il brano scritto dalla coppia Servillo – Mesolella degli Avon Travel è in napoletano), un piccolo successo è anche rappresentato dall’applauso che la sala stampa e il televoto hanno tributato al brano di Francesco Bianconi che Chiara Galiazzo (fresca vincitrice di X Factor) ha cantato per ultimo, quasi all’una di notte. E con il suo ‘Il futuro che sarà’ si è formalmente chiusa la prima serata del Festival con la musica che ha battuto due a zero la satira. Adesso vediamo come andrà la seconda.

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