Michael Douglas, icona di Hollywood, recentemente ha raccontato a People la difficile lotta contro la tossicodipendenza del figlio maggiore. Cameron Douglas, oggi quarantenne, inizia a fumare erba e a bere quando è solo un adolescente per passare alle droghe pesanti come eroina e cocaina a 20 anni. Non solo, il ragazzo inzia a spacciare metanfetamine per pagarsi la droga.
“Odiavo il relitto umano che ero diventato”, racconta Cameron, “Ma non riuscivo a smettere”. Il padre Michael, con l’allora moglie Diandra Luker, le provarono tutte per aiutare il figlio, ma ogni volta i loro aiuti finivano nel vuoto. “Ci sono stati momenti in cui la nostra speranza ha vacillato. Era come un treno finito fuori dai binari e ho avuto seriamente paura di perderlo”, racconta il premio Oscar. Cameron, che ormai sniffava cocaina tutti i giorni, ebbe anche diverse overdose e come racconta il padre:“Quando arrivi a quel punto ci sono solo due opzioni: il carcere o la morte”.
E fu proprio la galera a salvare Cameron da un destino molto peggiore. Nel 2009, un’operazione della DEA fece finire il ragazzo dietro le sbarre per spaccio di metanfetamine e cocaina, ma nel 2016 Cameron esce da uomo libero e completamente cambiato.
Oggi Cameron Douglas è finalmente uscito dal tunnel in cui era finito tanti anni fa, cresce assieme alla compagna la piccola Lua di 22 mesi e sta pensando di riprendere in mano la sua carriera di attore. Inoltre, con il suo libro di memorie "Long Way Home", il suo obiettivo è quello di aiutare altre persone cadute nella spirale della tossicodipendenza come lui a ritrovare la retta via.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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