«Arnold Schwarzenegger rischia di essere terminato al box office». Giocava con queste parole, qualche giorno fa, il prestigioso The Hollywood Reporter a proposito del ritorno al cinema come protagonista dell'attore di Terminator (a dieci anni dal terzo episodio) che, dopo essere stato a lungo Governatore della California, è sbarcato nelle sale statunitensi da più di due settimane con l'action movie The Last Stand-L'ultima sfida diretto dal sudcoreano Kim Jee-woon trasferitosi per la prima volta ad Hollywood. Sfida purtroppo persa al botteghino dove Schwarzy, nel primo fine settimana, s'è piazzato al nono posto con un incasso di poco più di 7 milioni di dollari mentre nel secondo week-end è finito sedicesimo a 12 milioni. Per capirci l'horror Mama uscito nello stesso periodo ma con 300 schermi in meno è stato primo con più di 32 milioni d'incasso. Ora, purtroppo per Schwarzenegger e per Aurelio De Laurentiis che distribuisce il film con Filmauro, il copione s'è ripetuto anche nel nostro paese dove The Last Stand-L'ultima sfida nel fine settimana s'è piazzato solo al decimo posto con appena 205mila euro. Non sembra quindi che abbia ottenuto gli effetti sperati neanche l'intensa campagna promozionale che ha visto come protagonista lo stesso muscoloso ex Mister Universo sbarcato nella Capitale una decina di giorni fa.
Negli Stati Uniti i media hanno iniziato subito a utilizzare l'inappellabile termine «flop», condendolo con considerazioni non proprio amene sull'atteso ritorno di Schwarzenegger come protagonista «trasformatosi in un referendum sul fatto se il Governatore potesse riprendersi dallo scandalo personale e dalla lunga assenza dal grande schermo». E giù con l'intervento di analisti di mercato che si sono chiesti se avesse ancora un futuro a Hollywood. È stato anche insinuato che il pubblico femminile - minoritario per questo tipo di film - abbia abbandonato Schwarzenegger dopo il recente divorzio da Maria Shriver - 25 anni di matrimonio e quattro figli - e la sconcertante rivelazione di aver avuto un figlio dalla loro colf.
Ma forse è troppo presto per intonare il de profundis. A 65 anni l'attore, imprenditore e produttore è in piena attività.
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